”Questo esecutivo mi ricorda il partito comunista polacco degli ultimi tempi, quando c’era il generale Jaruzelski, incerto tra il nuovo che non riusciva a costruire e il vecchio che non poteva piu’ difendere”. Cosi’ Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, in un’intervista a Repubblica tv, ripresa dal quotidiano, ritrae il governo. E poi dice: se il governo cade, “una maggioranza alternativa si trova in cinque minuti”.
La sua proposta, quella di un governo di larghe intese, sebbene venga ”bocciata pubblicamente”, per Casini, ”in via riservata è valutata da tanti”, perche’ ”ormai non c’è più equilibrio nella maggioranza. Il rapporto con Fini è saltato, Bossi ha straripato, Tremonti ha spostato il volante da palazzo Chigi al ministero dell’Economia”.
Secondo l’esponente dell’Udc, il premier Berlusconi è davanti a due strade: ”O cerca di rimettere insieme i cocci, cosa molto difficile – afferma Casini – oppure prova a costruire un equilibrio nuovo”. E lancia una proposta al Pd: ”decida cosa vuole fare” sulla candidatura di Vendola e ”si armi di coraggio per abbracciare un governo politico di armistizio tra le parti”.
Sulla vicenda della P3 che ha coinvolto l’ex sottosegretario Cosentino, Casini fa sapere che ”senza addebiti chiari” l’Udc non voterà la sfiducia e sul coordinatore del Pdl, Verdini aggiunge, ”se il partito vuole tenerselo, è un problema suo”. Infine, secondo Casini non c’e’ il pericolo di elezioni anticipate. ”Quando Berlusconi fa trapelare questa idea, in realta’ sta mandando un messaggio ai propri parlamentari”, un ”invito alla disciplina” ma se il presidente del Consiglio cade, ”una maggioranza alternativa si trova in cinque minuti”.