ROMA – Il Terzo Polo si riunisce all’assemblea nazionale di Verona ed apre con il dialogo alla Lega Nord, a “quella parte responsabile della Lega che ha capito che a forza di populismo e slogan si sta affondando il Paese”. Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, insieme a Gianfranco Fini e Francesco Rutelli sono “entusiasti” del governo di Mario Monti e apprezzano i leghisti “ragionevoli” come Roberto Maroni, che non si uniscono alla definizione di “macelleria sociale” del leghista Roberto Calderoli.
Casini ha detto: “Siamo interessati a dialogare perché anche con la Lega vogliamo avere un rapporto costruttivo”. Rutelli invece nha dichiarato: “Il Nord non si riconosce nell’opzione secessionista, tradito perché non ha avuto semplificazione, ma moltiplicazione di enti e tasse “. Il presidente della Camera Fini spiega che “moderati non può significare restare immobili ”
L’apertura al governo Monti viene dal sindaco di Verona Flavio Tosi, che spiega: “non è che noi diremmo no a tutto, si appoggia quello che ci va bene”. E ciò che andrebbe bene a Tosi è che i Comuni siano trattati con equità e che Monti ed i suoi ministri rinuncino all’Ici sulla prima casa, continuino con il federalismo e propongano una patrimoniale.
Tosi ha poi dichiarato: “Vogliamo continuare il processo del federalismo, prima quello istituzionale e poi quello fiscale”. Le parole di Tosi rinfrancano Casini, ma Luca Zaia, governatore della regione Veneto, tuona: “Casini vuole dialogare con noi? Lo dice da molto tempo, diceva anche che gli allevatori sono dei farabutti quando da ministro presentavo la mia legge sulle quote latte. La partita del Terzo polo è impossibile”.
Casini lancia poi la sfida al Pdl: “Hanno favorito con i loro atti l’evoluzione del quadro politico, permettendo che il Paese voltasse pagina”, riferendosi agli “scontenti” di Silvio Berlusconi tra cui Giustina Destro e Fabio Gava, che hanno abbandonato il Pdl per unirsi all’Udc.