ROMA, 21 APR – ''Caro Giuliano, a chiederti questo piccolo sacrificio colorato di verde'' e' ''l'intero Paese che da tempo attende che qualcuno da qualche parte dell'Italia abbia la Beata sfrontatezza di metterci la faccia su un gesto che potrebbe sigillare l'INIZIO del cambiamento''. Sono parole di Adriano Celentano rivolte al sindaco di Milano Pisapia, affidate a una lunga lettera al Corriere della Sera.
Il cantautore italiano parte da un episodio di ''scempio'' urbano, alberi centenari tagliati nei pressi della della Stazione Centrale, per rivolgere al primo cittadino milanese il suo appello ed evocare il ''cambiamento''. ''Poveri illusi – scrive – quei governatori e politici che credono nel miracolo economico. Le cose andranno sempre peggio perche' nessuno ha il coraggio di rivoltare le tasche e scuotere la polvere che ha corrotto l'intero vestito''.
''Fermarsi – prosegue – ci puo' costare in sacrifici e perdite di denaro. Che non sono certo quei sacrifici che ci impone il Governo Monti quando commette il grave errore di aumentare l'unica cosa che invece dovrebbe essere drasticamente abbassata. Le tasse'', il cui costo attuale ''blocca gli investimenti delle piccole e medie imprese, impedisce al cittadino di spendere, di consumare e la famosa crescita tanto invocata anche dalle formiche non potra' che recedere''.
