
Dopo aver ottenuto il mandato a candidata Pdl nel Lazio alle regionali e aver incassato lāok dellāUdc, Renata Polverini ĆØ al lavoro. Come fa notare Dagospia la campagna elettorale della sindacalista ĆØ iniziata con largo anticipo.
Non mancano grandi cartelloni, una sede costosa e tanti collaboratori, tra cui spiccano nomi eccellenti. Ma chi si sobbarca delle spese? Secondo il sito di DāAgostino a pagare sarebbe Mario Baccini, leader dei Cristiano Popolari.
Ma partiamo dallāinizio. GiĆ da Natale la Polverini e il suo staff hanno tappezzato Roma con i manifesti in cui, sotto il grande sorriso della segretaria dellāUgl, campeggia la scritta āCon teā.
E i suoi collaboratori si sono giĆ sistemati in un bellissimo loft (in stile Veltroni) di piazzale Flaminio a Roma.
Lāorganizzazione che li riunisce si chiama āLaboratorio Lazioā ed ĆØ presieduta, neanche a dirlo, da Andrea Augello e Claudio Velardi, ex braccio destro di Massimo DāAlema che da un poā di anni ha sistemato la sede della sua societĆ di comunicazione proprio a palazzo Grazioli, residenza romana del premier Silvio Berlusconi.
Ma, come si chiede giustamente Dagospia, da dove arrivano i soldi per finanziare tutto ciò? Secondo il sito di Roberto DāAgostino la voce più accreditata ĆØ che il mecenate di questa operazione sia Mario Baccini, ex Udc ed ex Rosa Bianca, oggi dei Cristiano popolari.
E dove avrebbe trovato i soldi? Sempre secondo Dagospia le finanze cospicue gli deriverebbero da una stretta amicizia con un certo Paoletti, titolare di unāazienda di Fiumicino per lo smaltimento dei rifiuti, con cui da diversi anni Baccini sarebbe entrato in affari.
Affari che Baccini e socio svolgerebbero in Argentina, vicino a Buenos Aires, in una localitĆ che si chiama Sierra de la Ventana dove sembra che abbiano comprato 16 mila ettari di terreno.
Il paradosso, sottolinea Dagospia, ĆØ che se la notizia fosse accreditata, Baccini sarebbe il āsupporterā di una candidatura ora appoggiata dai suoi ex compagni di partito che nel settembre scorso si erano rifiutati di supportarlo nella candidatura per le regionali proprio nel Lazio.