ROMA – Clemente Mastella: “Senza vitalizio vado alla Caritas”. Da primo cittadino appena eletto a Benevento, Clemente Mastella ha annunciato a La Zanzara su Radio 24 che rinuncerà all’indennità, “sono 4mila euro che saranno messi in un fondo per la povera gente”. Quanto, invece, al vitalizio ha però aggiunto: “Sono neanche 7mila euro. Mi togliete quello e vado alla Caritas pure io, chiedo l’elemosina. Poi se li vogliono tagliare li taglino pure”. Un passaggio, poi, è riservato anche al Gay pride: “Autorizzarne uno a Benevento? Lo trovo pacchiano, non ne capisco il senso”.
A proposito del sindaco “rivale” di Napoli, Mastella non si è lasciato sfuggire l’occasione di una puntura avvelenata: “De Magistris? É un cafone istituzionale. Una città deve rispettare un’altra città. Lui rappresenta la città, ma essendo un cafone, non se ne rende conto”. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris aveva detto di non voler collaborare con il collega beneventano.
“Sono io – ha detto Mastella – che non ho la minima voglia di incontrarlo. Mica è Brigitte Bardot. Allo stadio a vedere il Napoli lui va da una parte, io dall’altra. Mica siamo vicini. E poi che io sappia non tifa nemmeno Napoli. Imbroglia su tante cose, imbroglia anche su questo, dicevano facesse il tifo per l’Inter?”.
Il neo sindaco di Benevento ha parlato, poi, anche del leader della Lega, Matteo Salvini: “Con lui ho solo reagito ai suoi insulti ogni sera da tutte le televisioni. Io vinco a Benevento, tu perdi a Varese e dai lezioni a me? Ma quali lezioni vuoi dare a me? E lui al Sud non mette becco, perché la gente lo tiene sulle palle”. “A Benevento – ha detto Mastella – ho un’idea. Potrei fare un cartello: ‘comune desalvinizzato’, una città desalvinizzata. Salvini è un mezzo leader, Bossi era un leader altro”.