Il Consiglio comunale dell’Aquila la mattina del 24 giugno si è svolto in piazza a Roma per protestare contro i ritardi nella ricostruzione dopo-terremoto. Insieme a loro circa trecento aquilani arrivati nella Capitale con due autobus e con le proprie auto.
Gli amministratori e i cittadini delle zone colpite dal terremoto dell’aprile del 2009, chiedono la proroga della sospensione fiscale per tutti e certezza sui fondi della ricostruzione.
Il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente aveva convocato il consiglio comunale straordinario davanti a palazzo Madama. Ma i consiglieri aquilani sono stati cacciati da davanti la sede del Senato e hanno quindi ripiegato sulla vicina piazza Navona.
La riunione è allargata a tutti i sindaci del Cratere e al presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. Il Consiglio comunale dell’Aquila insieme ai sindaci dei paesi del cratere sono tornati a chiedere con forza una tassa di scopo e l’istituzione di una zona franca urbana a sostegno delle piccole imprese del territorio. Una tassa di scopo, ha spiegato Cialente, ”permetterebbe di avere denaro costante: non chiediamo cifre iperboliche ma un flusso continuo di risorse”. Ecco le immagini della protesta: