ROMA – Il disegno di legge Semplificazioni contiene nuove norme sulle autorizzazioni a costruire in aree soggette a vincoli (se l’amministrazione non risponde entro 45 giorni è un sì), esclude dal codice sulla privacy le imprese individuali, autorizza gli interventi di manutenzione negli impianti contaminati (Ilva), consente a hotel e ristoranti di aprire bar per ospiti esterni senza bisogno di certificazioni. Il secondo pacchetto di misure per alleggerire il peso della burocrazia che grava sulla produttività utilizza lo strumento del disegno di legge, aperto quindi al contributo del Parlamento. Circostanza criticata dalla Confindustria (teme rallentamenti e svuotamenti in corso d’opera). Gli ambientalisti denunciano la “liberalizzazione” in campo paesaggistico: i ritardi e le inefficienze degli enti locali (organici e risorse ridotte) favoriranno la speculazione edilizia inbarba al rispetto e alla tutela del patrimonio artistico e paesaggistico. Il disegno di legge contiene anche l’ambizioso piano energetico nazionale (Sen). I punti salienti del provvedimento:
- Silenzio/assenso. Finora per ricevere l’autorizzazione a costruire in aree protette da vincoli serviva il sì dell’amministrazione competente. In assenza di risposta si considerava l’autorizzazione negata. La nuova norma capovolge il senso del silenzio dell’amministrazione: un silenzio dell’amministrazione protratto per più di 45 giorni si intende come assenso. Durissima la reazione del presidente dei Verdi Angelo Bonelli: “Significa che, di fatto, molte costruzioni inammissibili otterranno comunque il permesso, anche perché gli uffici Tecnici, a corto di personale, non riusciranno ad evadere le pratiche nei termini previsti. Il silenzio assenso, poi viene introdotto anche sul parere del Soprintendente sul nulla osta paesaggistico: di fatto lo Stato svende il vincolo paesaggistico in favore degli Enti locali”.
- Privacy. Viene estesa alle aziende individuali l’esclusione dal campo di applicazione del codice sulla protezione dei dati personali che vale per le imprese. La norma ha ricevuto le critiche del Garante della Privacy Antonello Soro (“priva gli imprenditori di ogni garanzia”): in questo modo ci mettiamo fuori dalla normativa europea, Bruxelles potrebbe aprire una procedura di infrazione.
- Norma Ilva. Anche questa norma è stata criticata dagli ambientalisti perché considerata un intervento a gamba tesa del Governo nella vicenda Ilva. Dice il testo: “Nei siti contaminati, in attesa degli interventi di bonifica, possono essere effettuati tutti gli interventi di manutenzione e infrastrutturazione e più in generale tutti gli interventi utili all’operatività degli impianti”. E’ facile riconoscere nel testo il profilo dell’Ilva di Taranto.
- Tarsu. Una vera semplificazione per il cittadino. Con l’unificazione del cambio di residenza con la dichiarazione per la tassa sui rifiuti si scoveranno più evasori ma si consentirà anche l’utilizzo della ricevuta Tarsu quale titolo privilegiato nell’adempimento degli obblighi burocratici (meno certificati richiesti).
