«Nell’ambito delle quattro missioni che il Parlamento dovrà svolgere nell’anno 2010 ho proposto che una di queste sia effettuata in Italia – e in particolare in Abruzzo, Calabria, Campania e Lombardia – e la Commissione ha deliberato in conformità».
Lo annuncia Luigi de Magistris su L’Unità del 4 ottobre, nella sua rubrica settimanale L’Agenda rossa, in riferimento all’attività della Commissione controllo sui bilanci del Parlamento europeo da lui presieduta.
L’europarlamentare dell’IdV spiega che la settimana scorsa alla Commissione «abbiamo discusso anche di criminalità organizzata e delle modalità per consolidare il contrasto alla corruzione ed alle frodi comunitarie».
In merito ai compiti delle delegazioni, de Magistris precisa che esse «dovranno valutare numerosi aspetti: tra i quali i reati commessi nell’ambito della gestione di fondi europei» e quindi «il livello di collusione della politica nell’utilizzo delle erogazioni pubbliche ed il ruolo della criminalità organizzata».
Un’azione politica che secondo l’ex pm di Catanzaro non trova stessa realizzazione in Italia: «Mentre in Europa, con non poche difficoltà, si mettono a punto le strategie di contrasto al crimine, in Italia il Governo – da ultimo attraverso il cosiddetto scudo fiscale – attua una vera e propria forma di riciclaggio di Stato».
«In Europa si realizzano gli strumenti per sconfiggere i criminali mentre in Italia la maggioranza, saldamente guidata da un piduista, produce norme in favore dei mafiosi e dei peggiori criminali utilizzando, poi, gli arnesi della propaganda di regime per comunicare che questo Governo è il più bravo nella lotta alle mafie».
