La tensione รจ palpabile a Milano, dove sembra di essere tornati agli anni ’60 e ’70, quando lo scontro sociale era acuto e lo si respirava nell’aria carica di fumi e di smog. Ora perรฒ lo scongtro non รจ fra italiani di classi e idee politiche diverse, ma fra immigrati stranieri, che se da un lato alimentano la ricchezza della cittร e dei suoi abitanti di etnia italianaย (non si puรฒ dire indigeni perchรฉ a loro volta sono in gran parte figli di immigrati dall’allora poverissimo nord est e dal sud dell’Italia) dall’altro alimentano anche crimini e criminalitร .
Come i vecchi milanesi ieri nei confronti dei meridionali, i nuovi milanesi oggi nei confronti dei nord africani, dei sud americani e dei cinesi vorrebbero che queste masse di nuovi arrivati facessero silenziosi il loro lavoro, dicessero sempre “si badrone”, tornassero a dormire nelle loro tane senza nemmeno pregare il loro dio che, anche nel caso dei cristiani รจ diverso dal nostro perchรฉ anche i cattolici sudamericani hanno un pantheon diverso dal nostro.
Se guardiamo la storia del mondo vediamo che benessere e ricchezza di una cittร o di un paese hanno sempre coinciso con la crescita demografica, non solo per le nascite nelle popolazioni che giร c’erano ma anche per l’afflusso di nuove genti: cosรฌ Roma, cosรฌ l’America, cosรฌ l’Inghilterra recente, cosรฌ la stessa Milano sempre, posta al crocevia della Valle Padana e quindi naturale mercato per un’area immensa e quindi naturale attrazione perย i disperati delle valli a nord e delle pianure a sud.
A tutte queste belle cose perรฒ i milanesi di oggi non pensano. Hanno in testa com’era bella la loro cittร una volta (ma quando?) eย se ne stanno ben chiusi in casa con il riscaldamento al massimo.
Ma non sarร facile per i milanesi fare finta di niente, a pochi mesi dalle elezioni regionali. La rivolta degli immigratiย e l’omicidio in Via Padova di un giovane egiziano da parte di sudamericani, รจ diventata subito un caso politico. L’occasione era troppo ghiotta per stare zitti e politici locsali e nazionali si sono ovviamente scatenati.
Il Pd, con il candidato alla presidenza della Lombardia Filippo Penati, ha puntato l’indice contro “chi governa la cittร da 15 anni” e ย non ha fatto molto per onorare gli impegni sbandierati a ogni piรฉ sospinto di garantire ordine e legalitร . Non si puรฒ certo mettere Milano in stato d’assedio, perchรฉ la cittร sarebbe paralizzata e mancano comunque le forze, uomini e donne, per qualsiasi occupazione militare. Forsee qualcosa di piรน l’avrebbe potuta anche fareย l’amministrazione comunale retta dalla signora Letizia Brichetto, che giustamente ha adottato il piรน prestigioso e milanese cognome del marito, Moratti. Girare nel centro di Milano, a volte, รจ uno slalom tra mendicanti di ogni razza senza che nessuno intervenga a difenderti, alla faccia dei proclami.
Ha parlato anche Emanuele Fiano, deputato milanese della sinistra, haย chiamato il ministro dell’Interno Roberto Maroni a riferire al piรน presto alla Camera sugli scontri etnici di Milano.
Di ben diverso calibro i colpi partiti dalla destra. La Lega รจ partita all’attacco della politica “dell’integrazione facile”, come ha detto il ministro Roberto Calderoli, mentreย Matteo Salvini, eurodeputato e consigliere comunale, ha chiesto “controlli ed espulsioni casa per casa, piano per piano” nei quartieri multietnici della cittร .
Roberto Calderoli, lumbard doc, ha dichiarato: “Quello che รจ accaduto รจ una risposta a tutti coloro che ritengono che l’integrazione possa avvenire per legge o per decreto.ย Sono cose da matti, stiamo pagando una ideologia sbagliata del passato e anche gli errori odierni di qualcuno che pensa che l’integrazione possa realizzarsi attraverso delle modifiche numeriche”. Senza citarlo, Calderoliย bacchetta chi, come il presidente della Camera Gianfranco Fini, chiede che siano ridotti i tempi per ottenere la cittadinanza.ย
Per Calderoli la Lega considera “da sempre essenziale quantitร , qualitร e controllo” dell’immigrazione. “Quello che รจaccaduto a Milano รจ un segnale di una possibile nuova banlieu francese, proprio mentre la Francia sta facendo proposte rigide per il controllo dell’immigrazione dimostrando come sia giusta la nostra linea”.
Riccardo De Corato, รจ un po’ meno doc perchรฉ il suo cognome parla di profonda Puglia, ma ormai รจ milanese anche lui, anzi รจ il vicesindaco Pdl di Milano,e questo lo fa ย parlare di “far west tra bande di nordafricani e sudamericani. Ma il conto lo pagano i milanesi: auto e negozi distrutti, decine di uomini della polizia impegnati per ore”.
De Corato cita i dati dell’immigrazione in cittร : “200mila extracomunitari regolari, 40mila clandestini; il 15,4% della popolazione milanese fatta di extracomunitari e via Padova, la via piรน multietnica di Milanoย testimonia che sono numeri enormi: cosรฌ รจ difficile governare l’immigrazione”.
Penati,ย perรฒ, non ci sta:ย “Sono 15 anni che De Corato e la destra governano la cittร e, di fronte ai tragici fatti di Via Padova, sanno solo dire che Milano รจ il far west. Non รจ accettabile che quando governa il centrosinistra il problema dell’ordine pubblico รจ colpa del governo, mentre quando lo fa il centrodestra, sia a livello locale che nazionale, non si sentono investiti da nessuna responsabilitร ”. La veritร , secondo il capo della segreteria del Pd, รจ che “nessuno dei provvedimenti” annunciati dal governo “ha sortito il minimo effetto”. “De Corato di certo non si dimetterร , ma almeno abbia il pudore di starez zitto”.
