
L’Italia dei valori denuncia: il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, ha abrogato da 16 dicembre i tribunali minorili. L’ha fatto apposta o è stata una svista? E l’effetto di questa “semplificazione” sarà devastante, con l’annullamento di tutte le sentenze emesse dal 16 dicembre in poi (quindi affidamenti, adozioni, provvedimenti sulla potestà dei genitori, ecc) o c’è un rimedio?
A sollevare la questione è il deputato dipietrista Massimo Donadi. Sul suo sito il parlamentare scrive: “Calderoli come Cimabue, fa una cosa e ne sbaglia due. Il ministro leghista, salvatosi dalla mozione di sfiducia per il lodo salva lega, ne ha combinata un’altra delle sue. Con il suo ultimo provvedimento taglia leggi ha abrogato nientemeno il decreto istitutivo dei tribunali per i minori. Ora toccherà rimettere mano ai testi per evitare pericolose conseguenze. La faccenda è abbastanza complessa e provo a ricostruirla. Il decreto legislativo 212 del 13 dicembre 2010 (uno dei famosi provvedimenti taglia-leggi, vanto di Calderoli) abroga il regio decreto legge 20 luglio 1934, quello sull’istituzione e funzionamento dei tribunali per i minorenni. Questo decreto fu poi convertito in legge dalla legge (scusate il gioco di parole) 835 del 27 maggio 1935. E questa legge è sfuggita alla mannaia di Calderoli. Che succede ora? Ce lo dovrà spiegare il governo”.
“Per ora – scrive ancora Donadi – abbiamo interpellato diversi costituzionalisti per fare luce sulla vicenda e le loro risposte lasciano in piedi due ipotesi. La prima è che Calderoli ha maldestramente abrogato i tribunali minorili dal 16 dicembre. Ciò Avrebbe conseguenze giuridiche devastanti. Significherebbe invalidare tutte le sentenze emesse dal 16 dicembre in poi, quindi affidamenti, adozioni, provvedimenti sulla potestà dei genitori e tanto altro. Una vera catastrofe giuridica e umana. Anche se il governo dovesse successivamente rimediare reintroducendo la norma, si andrà incontro ad un mare di ricorsi che creerebbe disfunzioni e contenziosi per anni. La seconda, invece, prevede effetti meno drastici perché si suppone che l’abrogazione del decreto non intacchi la legge di conversione. Ma anche in questo caso, con ogni probabilità , il governo dovrà fare un nuovo decreto per spiegare che la sua volontà non era abrogare i tribunali. Altro caos, quindi”.
Calderoli: “Assicuro l’Idv, nessuna abrogazione”. ”Rassicuro gli amici dell’Italia dei Valori – replica Calderoli – i tribunali per i Minorenni non sono stati soppressi. E ancora una volta lo dimostriamo con i fatti”.
”Nell’allegato al decreto legislativo 212 del 2010, cosiddetto taglia-leggi – sottolinea – sono stati indicati, per un mero errore informatico, riferimenti parziali che avrebbero potuto far pensare che ci riferisse al regio decreto legge istitutivo dei tribunali per i Minorenni. Per riparare al suddetto errore informatico e’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7/1/2011 una nota correttiva che chiarisce che non e’ avvenuta nessuna abrogazione in relazione al Tribunale dei Minorenni”.
