I cronisti assiepati in via del Plebiscito a Roma, venerdì sera, scrutano il cancello di palazzo Grazioli aspettando una visita del ministro Giulio Tremonti o un commento in uscita del sottosegretario Gianfranco Micciché. La residenza privata di Silvio Berlusconi ha intorno più telecamere del solito, il colloquio con il presidente Giorgio Napolitano è appena finito. Il taccuino che per settimane ospita nomi di papi girl e incrocia carriere televisive, per un attimo, infarcito di alchimie politiche e incontri istituzionali, è vuoto di Ruby o Iris o Maristhelle.
Ma tra il chiaroscuro di Roma, da piazza Largo Argentina, s’intravede una ragazza correre verso l’ingresso principale, parlottare con i carabinieri: “Sono Elena Russo”. Le immagini sono chiare nel video pubblicato su ilfattoquotidiano.it. Sono le 19.40. Il presidente del Consiglio un’ora prima aveva incassato i rimproveri del Quirinale: “Fine del conflitto tra le istituzioni”. E dunque a palazzo Grazioli, stavolta, c’era la politica d’attualità.
Arriva Elena Russo, l’attrice napoletana citata nelle telefonate dell’inchiesta di Napoli sulle raccomandazioni di Berlusconi – siamo nel 2007 – all’allora direttore di Raifiction, Agostino Saccà. Il Cavaliere non ha mai interrotto i rapporti con la Russo: nel 2009 è stata la protagonista di una pubblicità pagata dal governo sulla raccolta differenziata a Napoli, nel 2010 il suo nome era sull’agenda di B. mostrata in conferenza stampa.
La Russo ha lasciato palazzo Grazioli quasi un’ora e mezza dopo l’improvvisa apparizione in via del Plebiscito, nascosta dietro i vetri oscurati di un’auto di grossa cilindrata, parcheggiata nel cortile interno.
Protagonista di numerose serie televisive sia in Rai che a Mediaset, raggiunta al telefono dal Fatto, non nega la sua amicizia con il presidente del Consiglio: “Il signor Berlusconi è un mio amico, è una cosa che non devo nascondere. Posso sapere le sue amicizie? – dice in tono provocatorio – Lui è un mio amico, lo sa l’Italia intera. Quando posso vado a trovarlo”.