Emanuela Romano, la cofondatrice del club ‘Silvio ci manchi’ ce l’ha fatta a entrare in politica: è diventata assessore nella giunta cittadina di Castellammare di Stabia con il sindaco Luigi Bobbio.
Per chi non la ricordasse, Emanuela Romano era stata una delle “eruoveline” del Pdl che nel 2009 avevano preso parte alla scuola politica di via dell’Umiltà ma poi non erano state candidate alle Europee a seguito dell’ira di Veronica Lario e del suo “ciarpame senza pudore”. All’epoca il padre di Emanuela, tanta era stata la delusione, andò davanti a palazzo Grazioli (residenza romana del premier Silvio Berlusconi) e tentò di darsi fuoco al grido di “perché avete escluso mia figlia”.
Alle recenti elezioni regionali, poi, il Pdl aveva candidato nuovamente Emanuela in Campania. E ora la giovane ‘ammiratrice’ del premier è riuscita, finalmente, a diventare politico.
Con lei, nella giunta di Bobbio a Castellammare, ci sono altre due donne e un solo esponente politico.
Questi i membri dell’esecutivo cittadino: Giuseppe Cannavale, vicesindaco e assessore al Bilancio; Enrica Luise ai Lavori Pubblici; Emanuela Romano (presidente del comitato “Meno male che Silvio c’é”) assessore alle Politiche Sociali; Loredana Strianese alle Pari Opportunità; Francesco Di Somma assessore con deleghe al Piano Casa e al Centro Antico; Antonio Coppola, con deleghe a Turismo e Cimitero; Luigi Mammone, (generale in pensione della Guardia di Finanza) alla Sicurezza, alla Legalità e ai Parcheggi; Giovanni De Angelis, unico esponente politico in Giunta del movimento “Uniti per Stabia”, fratello dell’ex assessore alla Cultura, Massimo, ha ricevuto le deleghe all’Igiene, alla Sanità e ai Tributi.