”Il governo cade la prossima settimana, è evidente che ormai e’ attaccato con lo sputo. Lo scontro Berlusconi-Fini non ha altri sbocchi possibili e visto che l’obiettivo e’ vicino, noi dobbiamo essere compatti per togliere di mezzo questo esecutivo”. Parola di Enrico Letta, vice segretario del Pd, che in una intervista alla Stampa chiama alla compattezza i colleghi di partito. All’indomani dalla direzione nazionale del Pd, Letta parla non di ”tregua”, ma di ”rilancio di un’alleanza interna solida, perche’ da un momento all’altro – avverte – la situazione puo’ precipitare”.
”Le cose dette in Direzione da Fioroni e Veltroni – aggiunge – rappresentano una ricchezza. Nei giorni scorsi abbiamo rischiato grosso, tra azioni e reazioni tutte sopra le righe, ma il risultato di ieri io lo considero importante”. ”Cacciari ha detto che anch’io avrei la ‘valigia in mano’ – prosegue -. E’ vero, sono sempre in viaggio”. Fioroni in un nuovo partito con Bonanni? Solo ”illazioni. Come la politica non deve entrare nelle scelte del sindacato, cosi’ il sindacato non deve entrare nelle scelte interne dei partiti”.
Letta si dice convinto che ”l’allargamento dell’opposizione sia necessario”, richiamandosi al modello Marche ”che significa leadership del Pd, un candidato della sinistra alternativo, un’alleanza al centro che pero’ comprende anche l’Idv”. Il vice di Bersani giudica infine ”impossibile” una vittoria di Vendola alle primarie, ma se succedesse – ”periodo ipotetico dell’impossibilita”’, dice – ”Berlusconi tornerebbe a fare il premier, punto”.