ROMA – La carica dei nuovi eletti irrompe prepotentemente e conferma come siano i sindaci gli amministratori con il maggior consenso, seguiti dai presidenti di Regione e da quelli delle Province. E' questo uno dei risultati del "Governance Poll" 2011, sondaggio sul consenso di cui godono i sindaci dei comuni capoluogo e i Presidenti delle Province e delle Regioni, curato da IPR Marketing, l'Istituto di sondaggi di opinione, ed effettuato per il sesto anno consecutivo per Il Sole 24 Ore, pubblicato oggi.
I SINDACI – Le sorprese già derivanti dalla precedente tornata amministrativa si riconfermano nel Governance Poll 2011. Infatti ai primi due posti si posizionano proprio i sindaci eletti a sorpresa con il maggior consenso popolare: in testa Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, con il 70% autore di un significativo incremento rispetto al giorno delle elezioni di quasi 5 punti; al secondo posto con il 66%, Massimo Zedda (Cagliari) che addirittura aumenta del 6,6% rispetto alle recenti amministrative. Al terzo posto pari merito con il 65% due conferme ed una novità. Se De Luca (Salerno) e Tosi (Verona) si piazzano da anni nella parte alta della classifica, Michele Emiliano (Bari) è una new entry e quest'anno fa registrare un vistoso aumento del 5,1% nel confronto con il giorno delle elezioni. Da notare comunque che sono ben 10 gli amministratori che registrano un risultato superiore o pari al 60%. Tra le grandi città si fa notare la ascesa del primo cittadino di Torino, Piero Fassino; rispetto al giorno della propria elezione il neo sindaco guadagna il 2,3% e arriva al 59%. Anche il primo cittadino di Bologna, Virgilio Merola, ottiene un incremento del 3,5% ed oggi è al 54% mentre il sindaco di Firenze Matteo Renzi non ripete gli exploit del Governance dell'anno scorso in cui risultò vincente, e scende al 53%. Tra i sindaci delle maggiori città eletti nella scorsa primavera l'unico a soffrire (anche se leggermente) è Giuliano Pisapia (Milano) che sconta una lieve flessione rispetto alla recente vittoria e si ferma al 51,5%. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, invece, guadagna 29 posizioni e sale al 44/mo dal 73/mo posto del 2010, passando dal 50% dei consensi dello scorso anno al 54%. I
PRESIDENTI DI REGIONE – Per il secondo anno consecutivo la vetta della graduatoria viene conquistata dal presidente del Veneto Luca Zaia con il 60%; al secondo posto, con il 58% si piazza il presidente della Toscana Enrico Rossi. Segue al terzo posto, al 57%, il presidente della Sicilia Raffaele Lombardo in recupero rispetto agli anni precedenti anche se ancora distante nel confronto con consenso ottenuto nel giorno delle elezioni. Al quarto posto, un duo formato dal presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e dal presidente della Campania Stefano Caldoro, entrambi al 55%. Immediatamente sotto, al 54% il presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti e la presidente dell'Umbria Catiuscia Marini . Tra le altre grandi Regioni, Errani (Emilia) e Vendola (Puglia) sono al 53% mentre la Presidente del Lazio, Renata Polverini, al 52% seguita dal Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni e da Burlando (Liguria) con il 51%. Trend positivo, invece, per il presidente del Piemonte Roberto Cota che cresce rispetto alle consultazioni del 2,7% e sale al 50%. I
PRESIDENTI DI PROVINCIA – Il primo posto va a un presidente del Sud: Giovanni Francesco Antoci (Ragusa) con il 67%. Al secondo posto segue il Presidente della Provincia di Varese, Dario Galli (66%). Alle sue spalle un duo, formato dai Presidenti di Caserta e Catania, Zinzi e Castiglione, appaiati al 65%. ''Il Governance Poll del 2011 fa registrare – commenta Antonio Di Noto, direttore di Ipr Marketing – un ritorno alla valenza individuale del rapporto tra cittadini e amministrazione, al di fuori di interpretazioni troppo schiacciate sul dato politico nazionale e sulle tendenze delle forze partitiche di riferimento. A uscire vincenti dalla rilevazione infatti sono personalità contraddistinte da un profilo pubblico estraneo a dettami di comunicazione e visibilità che fino ad alcuni mesi fa risultavano premianti e personaggi capaci di scelte apparentemente eccentriche, dal piano della scena politica nazionale, al piano locale".