ROMA – Con una circolare ai vertici delle strutture che compongono il ministero dell’economia, Mario Monti ha tagliato le spese di rappresentanza e ha posto un tetto di 150 euro per i regali. Onore al governo che dice basta agli sprechi, dunque, se non fosse che pochi giorni fa il Tesoro ha pubblicato un bando per 400 auto blu: valore di 10 milioni di euro. A riportare la scoperta è il Fatto Quotidiano che scrive: “Certo, l’austerità al ministero di via XX Settembre ha le sue eccezioni”.
Sul sito del ministero si legge che il bando è per l’acquisto di 400 auto blu di media cilindrata (1600 cc) destinate alla pubblica amministrazione. Da Palazzo Chigi poi hanno spiegato che non si tratta di spese del ministero dell’Economia, ma di un bando centralizzato, fatto dalla Consip (l’ente che si occupa di acquisti pubblici). Nessuna di quelle auto finirà al premier-ministro, assicurano. Ma l’acquisto procede comunque e lo Stato pagherà 10 milioni per queste nuove vetture di rappresentanza”, ammonisce il Fatto. “Con il biglietto da visita del taglio agli sprechi – prosegue – (le auto blu non le considera di sua competenza), Monti spera di garantirsi il consenso che compensi i pasticci di comunicazione di questi giorni”.
L’accusa del Fatto va contestualizzata: lo scorso dicembre il giornale guidato da Antonio Padellaro e Marco Travaglio, aveva rivelato le ingenti spese di rappresentanza dell’Agenzia del Territorio, ente pubblico, istituito dal ministero dell’Economia, che gestisce catasto e mercato immobiliare. Queste le voci di spesa “imbarazzanti”: 21 mila euro di calendari per il 2012, 42 mila euro per sponsorizzare CortinaIncontra, migliaia di euro in gioielli e soprattutto 3240 euro per uova di struzzo decorate, da regalare a Natale 2010. “Ringrazio per la segnalazione perché ci sono motivi di grande allarme – aveva ironicamente risposto Monti alla domanda rivoltagli durante la conferenza stampa di fine anno – Sono molto interessato a questa cosa delle uova di struzzo decorate sulle quali porrò la mia attenzione”.
La promessa è stata mantenuta, la circolare è arrivata. Ma “a dirigere l’Agenzia del Territorio, lo scorso venerdì è stata confermata Gabriella Alemanno, sorella di Gianni”, recrimina il Fatto.