Minzolini ha rimosso la Ferrario dalla conduzione per motivi politici, non ci vuole un giudice per accertarlo, basta guardare il Tg1. La Ferrario ne ha ricevuto un danno economico che la magistratura sarebbe chiamata a quantificare e ad esigere che venga messo in carico alla Rai che vuole Minzolini direttore e che si diriga alla Minzolini. Stop, basta: qui la magistratura del lavoro si dovrebbe fermare. E invece si spinge fino a decidere i turni di conduzione e lo lo stesso palinsesto. Per capirci: la Rai cacciò Michele Santoro per ordine di Berlusconi. Santoro doveva essere indennizato e alla grande, ma è folle l’idea di una sentenza che ordina vada in onda su quella rete, a quell’ora, quel giorno della settimana. Così la magistratura del lavoro stabilisce che la Rai non esiste, è fatta di “pezzi” di proprietà esclusiva di chi ha avuto “quel” pezzo e “quello” spazio.
Fin qui la brutta e sciocca sentenza, purtroppo corredata dal brutto e sciocco applauso partigiano di chi non è di centro destra: viva la Ferrario conduttrice a vita nella tv di Berlusconi e Minzolini nonostante Minzolini e il Pdl regnante a Viale Mazzini. E se domani l’azienda volesse sostituire un conduttore leghista o del Pdl? Perché fa pochi ascolti o sforna prodotti di pessima qualità ? Niente, dovrà valere anche per lui o lei il principio dell’incarico a vita altrimenti è “discriminazione politica”. Poi c’è, in forse non casuale contemporanea, la pessima e incosciente lezione e scuola di giornalismo(?) impartita da Maurizio Belpietro direttore di Libero. A domanda su cosa ci sia di solida notizia dietro il suo articolo che riferiva di un finto attentato a Fini, preparato e allestito per farne ricadere la colpa su Berlusconi in campagna elettorale su quali notizie e fatti ci siano a sostegno del suo racconto su una prostituta che si sarebbe accompagnata con lo stesso Fini, Belpietro letteralmente risponde: “Io non so, ho detto che c’era una persona che girava in alcune redazioni e raccontava certi fatti, se sia vero o no tocca a qualcun altro accertarlo”.
