ROMA – Il linguaggio della politica si รจ arricchito di una nuova formula, il governo di “decantazione”, che ha ottenuto in breve un insperato successo. Insperato perchรจ la formula รจ sรฌ nuova ma la sostanza รจ un deja-vu. “Decantazione” rimanda al mondo del vino: periodo di pausa per respirare un’aria nuova, break necessario per poter arrivare a un governo “vero”, ossia quello scelto dagli elettori. La proposta l’hanno lanciata Beppe Pisanu (Pdl) e Walter Veltroni (Pd) dal Corriere della Sera e ha trovato l’approvazione dell’interlocutore implicito, Gianfranco Fini.
”L’ho trovata condivisibile dalla prima all’ultima parola”. Una promozione netta quella di Fini alla proposta nata principalmente per fare la riforma elettorale. Decantazione, transizione, unitร nazionale. Le formule cambiano ma alla fine si avvitano tutte intorno alla stessa sostanza: un governo di larghe intese per la riforma elettorale e preparare il terreno a nuove elezioni. Non subito perรฒ perchรฉ nell’immediato la partita rischia di andare a favore di Berlusconi.
E’ ”necessario un periodo di decantazione, di rasserenamento del Paese”. ”Perciรฒ un nuovo governo che nascesse da un ampio ed esauriente confronto parlamentare, potrebbe porre mano alle emergenze in corso, riformare la legge elettorale e consentire poi ai cittadini di scegliere tra proposte alternative di governo, proposte non ”contro” qualcuno ma ”per” l’Italia””, scrivono Pisanu e Veltroni nella lettera pubblicata dal Corriere della Sera.
Elezioni anticipate neanche a parlarne perรฒ: ”Noi paventiamo il rischio, in ragione del clima politico e della legge elettorale – affermano -,che esse si risolvano in uno scontro frontale dagli esiti imprevedibili e tra schieramenti costruiti piรน sulla contrapposizione che sulla proposta”. Questa, sintetizzata, la proposta di Pisanu e Veltroni. “Pienamente d’accordo, dalla prima all’ultima parola”, la risposta di Fini. Intesa, per ora a parole certo, ma almeno รจ un punto di partenza. Manca una risposta dall’altro interlocutore, Casini. Ma per trovarla non bisogna leggere dichiarazioni sull’Ansa o sfogliare il Corriere della Sera. Bisogna trasferirsi su Repubblica: intervista a tutta pagina al leader dell’Udc, cosa non usuale per il quotidiano. In sostanza Casini dice: “Dopo il processo breve รจ morta qualsiasi ipotesi di dialogo con la maggioranza”. Un implicito via libera alla “decantazione”?
