Il nome “Futuro e libertà” non appartiene ai finiani, ma agli ex Dc (alleati di Berlusconi) che fanno riferimento a Giuseppe Pizza. Il caso è stato sollevato ieri dal quotidiano Il Secolo d’Italia: una coppia di democristiani di Viareggio (Simonetta Marchetto e Ginetto Sugliano) ha infatti depositato il marchio l’8 settembre scorso, in anticipo rispetto al partito finiano. Oggi il quotidiano Libero mostra anche la copia del documento che attesta la registrazione presso il Ministero dello Sviluppo economico, Ufficio marchi e brevetti.
Gli ex Dc non hanno intenzione di fare marcia indietro: quel nome è stato pensato ben prima che arrivassero i “futuristi” vicini al presidente della Camera e ora hanno deciso di farsi tutelare anche dall’avvocato Carlo Cavalletti di Pisa.
