ROMA – Deputati, eletti dal popolo e anche piccoli dittatori inconsapevoli. Fabio Garagnani รจ solo l’ultimo di una lista che si allunga. Dice l’onorevole Garagnani, con apposita proposta di legge: venga punito il professore che a scuola fa “propaganda politica o ideologica”. Garagnani non lo sa, gli va riconosciuto il beneficio della evidente inconsapevolezza, ma nella sua formula “politica e ideologica” c’รจ il nocciolo duro, anche se piccolo, della dittatura.
Se un professore fa “propaganda politica” e se Gragnani intende, come tutti intendiamo “propaganda” per uno o l’altro partito politico, il professore deve essere disciplinarmente punito e anche rimosso dall’insegnamento. Ma questo รจ giร nelle leggi e anche nella realtร .
Perรฒ Garagnani dice altro, ricorre alla formula “propaganda ideologica”. Sa Garagnani che ideologia รจ letteralmente “scienza delle idee”? Sa Garagnani che ogni visione del mondo, ogni etica pubblica e pure privata รจ letteralmente “ideologia”? Compresa la sua, compresa quella cristiana o democratica o liberale? Sa Garagnani che letteratura, arte, storia, poesia e persino scienza sono nell’umano e nella sua storia inscindibili da ideologia?
Sa che nessuno puรฒ stabilire, tanto meno per legge, cosa รจ ideologia cattiva e cosa non lo รจ. C’รจ un solo modo per stabilirlo, รจ quello con cui si proclama una ideologia buona o obbligatoria per tutti e tutte le altre sovversive, maligne e vietate. Quel che hanno sempre fatto le dittature e quel che le democrazie hanno sempre non a caso cancellato: la patente di Stato alle ideologie. Lui vuol punire i professori che non prendono la tessera della sua ideologia. Garagnani non lo sa, va perdonato perchรฉ non sa quel che fa. Perdonato ma non obbedito, nessuna obbedienza รจ dovuta alla seppur inconsapevole ideologia della piccola dittatura. Non fosse altro perchรฉ le piccole dittature crescono.
