ROMA – “Dovrete accontentarvi di uno zio“: ma lo zio in questione è Gianni Letta. Eminenza grigia della politica di centrodestra, il fidato di Silvio Berlusconi ostenta modestia davanti al nipote Enrico, presidente del Consiglio.
L’occasione per la butade, ci informa Paolo Conti sul Corriere.it, è stata la serata-evento a Villa Borghese lunbedì sera, 3 febbraio, in cui veniva presentata la mostra dedicata alle sculture di Alberto Giacometti e, allo stesso tempo, la neonata associazione Mecenati della Galleria Borghese, un ambizioso progetto culturale ed economico con l’obiettivo di finanziare un grande centro studi su Caravaggio proprio a Villa Borghese.
Nel parco della Villa, trasformato in uno straordinario giardino d’inverno, erano presenti il president dell’associazione Maite Bulgari come padrona di casa e i principi Ruspoli, Massimo Lancellotti, Gaetano Caltagirone, la famiglia Fendi, Jacaranda Caracciolo Borghese, Nicoletta Maresca di Serracapriola, Martine Orsini, la direttrice del Museo Ebraico romano, Alessandra di Castro, Fausto e Lella Bertinotti, oltre a diversi collezionisti d’arte contemporanea e antica.
Saluto sul palco per dare un saluto agli ospiti, Gianni Letta ha iniziando raccontando le origini di Villa Borghese:
“E’ lo scrigno d’arte voluto dal nipote di Paolo V Borghese, ovvero quello Scipione Borghese che fu lo straordinario collezionista che sappiamo… Qui c’è il frutto del suo lavoro. Scipione Borghese ebbe il titolo di Cardinal Nepote, che era di fatto il Primo Ministro dello Stato Pontificio. E invece voi stasera dovete accontentarvi di uno zio”.