Non ci doveva essere lo sciopero dei giornalisti, ma sciopero e anche di più ci doveva essere. Non dei giornalisti ma di tutti. In questi giorni hanno scioperato i magistrati, gli autoferrotranvieri, i fornitori delle farmacie…E hanno minacciato scioperi i medici, i veterenari, i portatori di handicap, i precari e i fissi della scuola e dell’università, i prefetti, i ministeriali, gli attori, gli orchestrali, i dipendenti Rai…Più o meno tutti, tutti in sciopero o quasi, uniti nella rivolta e lotta alla manovra Tremonti. Rivolta guidata dagli eletti e dai Governatori, Sindaci e Presidenti di Regioni, Comuni e Province. Non si è levato solo un grande mugugno dal paese, è stata un’autentica reazione di rigetto. Rigetto verso la diminuzione della spesa pubblica. Rigetto di popolo di Palazzo. Non risulta che avvenga altrettanto in Francia, Germania e Gran Bretagna che pure tagliano la spesa pubblica più di quanto non si faccia in Italia. Quando vuole, quando sente che sono fatti suoi, la “società civile” italiana sa “scioperare”.
Analogo sentire nel paese non c’è sulla legge “ganascia e bavaglio”. E questa assenza non è una novità, anzi è una costante. Un giorno Silvio Berlusconi ha detto: “Governare con la Costituzione è un inferno. Questa Costituzione è stata fatta dopo il fascismo, risente della preoccupazione che la dittatura possa ripetersi”. Parole sue: la Costituzione fu concepita e assemblata come antidoto al ritorno di una dittatura. Il capo del governo dice, lo dice lui, che l’antidoto va rimosso o almeno fortemente annacquato. Lo dice lui e il paese, l’Italia che dice? Dice: “Tanto poi non lo fa, tanto poi non succede…”.
Un Giorno Silvio Berlusconi ha detto: “L’unica sovranità è quella del popolo e l’unico depositario di questa sovranità è l’eletto”. Il resto è ingombro e ostacolo, ostacolo e impiccio alla volontà della maggioranza. Ora storia vuole, scrive e insegna senza eccezione che la democrazia è quel sistema che “impedisce” alla maggioranza di far quel che gli pare. La democrazia è quel sistema inventato per “impedire” che il “sovrano”, sia esso il popolo elettore o il governo eletto, possano agire senza limiti, confini e controlli. Limiti, confini e controlli che sono “consustanziali” ad ogni Costituzione di ogni paese della democrazia occidentale. Sì, i Parlamenti, la magistratura, le Corti Supreme, i “Corpi intermedi” della società e delle istituzioni sono stati lì messi apposta per “impedire” che la sovranità dell’elettore e dell’eletto comandi ed operi senza il filtro delle regole di garanzia collettiva. Berlusconi dice che tutta questa roba non è democrazia. Lo dice lui e il paese che dice? Dice: ma tanto non li leva di mezzo, tanto non lo fa, tanto poi non succede…”.