ROMA, 28 NOV – ''Non amo fare il catastrofista, so che a volte per attirare l'attenzione si alzano i decibel e si crea terrore intorno, un po' la copertina dell'Economist ha creato questo clima e penso sia sbagliato, ma credo non sia sbagliato pensare che al punto in cui siamo sia anche possibile la disintegrazione dell'Euro''. Lo ha detto Giuliano Amato durante la trasmissione Otto e Mezzo su La7.
''E' un'eventualita' che siamo in condizione di impedire – spiega Amato che non ha mancato di sottolineare come sarebbe difficile tornare alla moneta nazionale – come penso stia per accadere, cioe' che l'Europa si svegli e che la Germania stia per prender atto che siamo sull'orlo di un baratrone che coinvolge non solo l'Italia ma l'intera Europa. Ma come avvenne nel '92 – chiosa Amato – ci si puo' fermare''.
''I mercati – dice – vivono piu' per paura che per perversi disegni e si rincuorano quando pensano che stia arrivando la luce: con il piano annunciato per il 9 dicembre che il Consiglio europeo potrebbe varare, gia' le borse sono andate meglio e lo spread famoso ha cominciato a darsi una calmata''.