Pier Ferdinando Casini ”sta cercando di affermare una sua leadership, ma questa strategia durerĂ fino a quando lui stesso dovrĂ rendersi conto che in un sistema bipolare non c’è spazio per terzi poli. CapirĂ che noi non proviamo a reclutarlo nè gli stiamo offrendo poltrone, ma un’alleanza libera dei moderati italiani”. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato dalla Stampa, si dice ”fiducioso” sulla scelta del leader dell’Udc.
”Il bonario richiamo di Avvenire, non fate troppi pasticci col terzo polo, è un’indicazione che Casini dice di voler prendere sul serio”, afferma Frattini. ”Ma allora, quando lui va a braccetto con Fini campione dell’anticlericalismo, e pure con Rutelli i cui trascorsi non sono certo da missionario cristiano, beh, sarebbe meglio che invece si ritrovasse con noi nelle battaglie sulla famiglia, sulla vita”.
Per ”capire” Casini ”impiegherĂ il tempo necessario. Ma ho fiducia. Se perfino nel Pd assistiamo ai tormenti di cattolici come Fioroni – spiega Frattini – figuriamoci come puĂ² Casini resistere a un ritorno in forze del popolarismo europeo”. Il leader dei centristi non sceglierĂ la sinistra ”perchè l’ambiguitĂ di Bersani è sotto gli occhi di tutti: un giorno sostiene di volersi alleare con Vendola e con Di Pietro, il giorno dopo come se nulla fosse si rivolge ai terzopolisti”, prosegue il ministro.
”Casini sa quanto forti sarebbero le reazioni se facesse un simile errore, e sa anche che la partita vera consiste nel dar voce all’Italia moderata, non di sinistra, vale a dire i due terzi del corpo elettorale”. L’unione servirĂ ”per fare qualcosa di ancora piĂ¹ grande della Democrazia cristiana, e che comprenda non solo i cattolici”, conclude Frattini. ”La casa dei moderati cui pensa Silvio Berlusconi li comprende tutti, e anche per Casini farne parte sarebbe una grande occasione”.
