ROMA – "La nuova fase che l'Italia sta vivendo a partire dalle ultime ore, rappresenta un momento importante e decisivo per il futuro del Paese sotto diversi punti di vista e spero vivamente che il nuovo esecutivo consideri gli enti locali un elemento vitale del meccanismo che si metterà in atto per far ripartire l'Italia". Così al sito dell'Anci il sindaco di Piacenza Roberto Reggi commenta dell'incarico di Governo a Mario Monti.
"I comuni possono dare un contributo decisivo alla ripartenza economica e sociale, se adeguatamente coinvolti nel processo di rilancio'', continua Reggi. Sul tema, il sindaco di Piacenza fa presente che "è da tempo che chiediamo di tornare in possesso di quelle leve di autonomia perse nel 2008, Ici per quel che riguarda il patrimonio e addizionale Irpef per il reddito, potendole giocare in piena libertà , senza un vincolo dello Stato''.
Per Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia "chiunque sia il Presidente del consiglio dovremo ripresentare lo stesso tutti i problemi e le preoccupazioni che abbiamo evidenziato al passato governo. Se non si incide sul patto di stabilità e sulla linearità dei tagli sarà molto difficile poter continuare ad amministrare i nostri Comuni. Credo che il presidente Monti debba essere messo al corrente della situazione e debba rendersi conto della stessa", conclude il sindaco varesino che non si sbilancia invece, sulla reintroduzione dell'Ici.
Infine, Daniele Manca, sindaco di Imola e presidente di Anci Emilia-Romagna, ha detto ad Anci ComuniCare che ''in questi anni il comparto delle autonomie ha ricevuto vincoli e 'camice di forza' che nulla hanno a che fare con l'equità . Inoltre fino ad ora si è lavorato su chiacchiere e promesse che non hanno preso in considerazione le numerose proposte che sono venute dai Comuni e dagli altri enti intermedi di governo. Occorre riprendere un cammino di coralità perché il cambiamento non può prescindere da noi".
"La personalità di Monti assicura competenza e autorevolezza in una fase molto delicata per il Paese. A questa prima nota positiva – ha sottolineato Manca parlando al sito dell'Anci – mi auguro che segua un programma che, realmente, miri a superare le troppe iniquità che ancora ci sono nel Paese. Rimettiamo nelle mani del nuovo esecutivo le nostre tante proposte sperando che questa volta ci sia reale collaborazione e concertazione".
Sull'eventuale reintroduzione dell'Ici che "non può essere reintrodotta per ripianare il debito dello Stato" Manca precisa: "Abbiamo bisogno di effettive leve fiscali autonome e questo per non essere costretti a far pesare solo sui redditi da lavoro il risanamento. Poi sarà scelta del sindaco verificare se esiste la possibilità di farla pesare di meno (l'Ici) su chi ha meno reddito".