Il voto di sfiducia al sottosegretario Giacomo Caliendo รจ il primo banco di prova del governo dopo la rottura dei finiani, ma nei prossimi mesi (se sopravvive) l’esecutivo troverร altri scogli. L’ipotesi “governo tecnico” non รจ cosรฌ peregrina e trova maggiore favore rispetto all’opzione “alle urne subito”. Tra i nomi che circolano alla guida di questo ipotetico governo di transizione c’รจ anche quello di Mario Draghi, il governatore della Banca D’Italia.
Questa la preoccupazione del Quirinale: in caso di crisi del governo sarebbe infatti preferibile un governo di transizione piuttosto che sciogliere le Camere e andare alla urne. Il voto anticipato sarebbe un pericolo per la finanza del Paese, con possibili investitori in fuga, e poi in autunno c’รจ da varare una manovra bis.
Meglio un governo tecnico e chi sarebbe piรน adatto a guidarlo, soprattutto in un momento cosรฌ delicato per l’economia mondiale? Il nome circola dai tempi, ancora non sospetti, della cena a casa di Bruno Vespa. Alla quale parteciparono anche il premier Berlusconi e Casini dell’Udc. E, appunto, Mario Draghi. Da allora il governatore della Banca d’Italia avrebbe addirittura stilato un programma di massima. In cima alla lista ci sarebbe la questione fiscale: troppo forte e troppo disomogenea la pressione del fisco, troppo alta l’evasione. Il nome di Draghi troverebbe anche il favore della Lega: da sempre il governatore รจ un fautore del federalismo.
