ROMA – Ilva. Leghista attacca Vendola: “Pensa meno ai gay e più a Taranto”. “Vendola, pensa meno ai diritti dei gay e più ai lavoratori dell’Ilva”: s’è espresso così, al termine del suo intervento in aula, il deputato della Lega Nord Gianluca Buonanno, durante il dibattito sul polo siderurgico di Taranto alla Camera. parole che hanno provocato l’indignata protesta dai banchi di Sel e anche l’intervento del presidente dell’Assemblea. Il deputato del Carroccio, già sindaco di Serravalle Sesia, prende spunto dalla sua esperienza di amministratore per lanciare un attacco ai vertici locali, dal sindaco di Taranto al governatore pugliese, accusandoli di non aver fatto nulla in tutti questi anni.
Alla fine, la stoccata finale: “I siti in questa situazione sono 57 in Italia” e chiediamo “che non si pensi solo a Taranto, e che Vendola magari, oltre a fare il governatore della Puglia, invece di pensare molto più spesso all’adozione dei gay, magari pensi di più all’Ilva di Taranto, che è meglio, perché ci sono tanti lavoratori”. Il fuori-programma ha scatenato un prevedibile confronto: dai banchi di Sel sono iniziati a levarsi brusii di protesta. Tra il deputato leghista e il presidente di turno, Roberto Giachetti, c’è stato un batti e ribatti dopo che quest’ultimo lo ha richiama ad attenersi alla materia. Il battibecco è degenerato in un pesante scambio d’epiteti tra Franco Bordo (Sel) e il leghista: “Vergognati!”, dice il primo; “Vergognati tu!”, ribatte Buonanno. E’ l’ultimo intervento: il dibattito sull’Ilva si conclude così.