ROMA – Gianfranco Fini dopo perĂ² essere stato nominato presidente di Fli, dovrebbe autosospendersi per non alimentare altre polemiche. Lo scrive La Stampa in pezzo di Fabio Martini in cui rievoca gli addii illustri nella storia della Repubblica e che potrebbero essere seguiti come esempio dall’attuale terza carica dello Stato, apertamente schierato e in conflitto con il premier Silvio Berlusconi.
Quattro sono i dimissionari noti, precedenti consumati sia al Senato che alla Camera. Giuseppe Saragat il 6 febbraio del 1947 si dimise dopo aver dato vita alla scissione del Partito socialista per l’accordo con il Pci.
Cesare Merzagora nel 1967 se ne andĂ² e presentĂ² le dimissioni, accettate, per aver criticato alcune posizioni della maggioranza sull’attuazione delle Regioni.
Nel 1969 Sandro Pertini, eletto presidente della Camera, presentĂ² le dimissioni che furono poi respinte perchĂ© gli equilibri politici erano cambiati.
Quattro anni dopo fu la volta di Amintore Fanfani, che nel giugno del 1973, rassegnĂ² le dimissioni da presidente del Senato quando viene nominato segretario della Dc.
