ROMA – Si prende la patente di “unica forza di sinistra” e apre alla liberalizzazione delle droghe leggere anche se a “titolo personale”. Antonio Ingroia, in una lunga intervista all’Ansa, enuncia il suo programma e si dice ”personalmente favorevole” alla liberalizzazione delle droghe leggere. L’ex magistrato bolla come ”ingiusta e sbagliata la legge vigente” che equipara l’uso delle droghe pesanti a quelle leggere. ”Una netta distinzione va ripristinata”, è la tesi di Ingroia.
Quindi l’ex magistrato torna all’attacco di Mario Monti. Nel caso in cui Nichi Vendola decida di accettare, dopo il voto, un’alleanza con il professore, allora ”Rifondazione Civile sarà l’unica forza veramente di sinistra nel prossimo Parlamento”. Perché, la tesi di Ingroia non cambia, ”non si può qualificare come di sinistra una forza che faccia un accordo con la destra”. ”Monti – per il leader di Rivoluzione Civile è – un uomo di destra. La sua è una destra pulita, credibile, onesta. Ma sempre destra è”’.
Ingroia, poi, sul presunto accordo di desistenza riserva una stilettata al segretario del Pd: ”Spero che Bersani non dica la verità quando smentisce che il Pd ci abbia fatto una proposta di desistenza. Perché sarebbe grave se nel partito ci si muovesse alle spalle del segretario senza che lui ne sappia nulla visto che a noi la proposta è arrivata. Un leader deve sempre sapere ciò che avviene”.
