La giornata del silenzio del 9 luglio si farà . Lo conferma il segretario della Fnsi, Franco Siddi, affermando che ”non c’è nessuna novità che possa indurre ad oggi ad una sospensione dello sciopero” della stampa italiana. ”Un giorno di silenzio – spiega ancora – per dimostrare e denunciare la gravità della situazione che si determina con il dl. Un silenzio che diventerà assoluto su molte innumerevoli notizie quando e se il dl sarà approvato”.
Siddi aggiunge poi: ”Se il premier introduce novità sostanziali nel dl, oppure se coloro che in queste ore, e anche in qualche giornale da posizione autorevole ventilano proposte alternative, dovessero organizzare ciò che finora non si è riuscito a fare e cioè una forte iniziativa che evidenzi i pericoli e i problemi del decreto legge, allora potremmo tenerne conto”.
”La battaglia sul disegno di legge sulle intercettazioni è molto aspra. Sarà dura, ma dobbiamo essere fiduciosi perché dopo l’Italia c’é l’Europa”. Così si è espresso a Pescara il presidente della Fnsi, Roberto Natale, ospite dell’assemblea dei giornalisti abruzzesi, in occasione della presentazione del nuovo statuto regionale. ‘
‘Se questo pessimo testo verrà approvato – ha aggiunto – faremo ricorso alla Corte Europea. Il professor Mastroianni sta già lavorando sotto questo punto di vista. Io resto fiducioso perché posso dire che oggi è cresciuto ed è cambiato il rapporto fra i giornalisti e l’opinione pubblica”.
”Avvertiamo simpatia attorno a noi – ha sottolineato – perché in queste ultime settimane abbiamo parlato dei problemi che ci sarebbero con questa legge sulle intercettazioni, ma lo abbiamo fatto senza guardare alla nostra categoria e alle eventuali conseguenze che ci sarebbero solo per i giornalisti, ma parlando dei problemi e delle conseguenze che riguarderebbero tutti i cittadini italiani”.