
ROMA – Prima prova ad essere accomodante, poi prende posizione il ministro della Difesa Ignazio La Russa: ”A volte c’è un po’ di folklore in alcune esternazioni degli esponenti del Carroccio”, ma sulle celebrazioni per i 150 anni dell’Unita’ d’Italia ”non sono accettabili atti di scorrettezza e di ostilità”.
In un’intervista a Repubblica La Russa invoca ”un passo in avanti” della Lega: ”dobbiamo avere la pazienza di aspettare che termini un percorso: dalla richiesta di secessione a un federalismo solidale”. ”Campate in aria”, secondo La Russa, alcune dichiarazioni di esponenti leghisti, come quelle di Borghezio e Speroni: per il coordinatore del Pdl ”sarebbe un errore” se la Lega inseguisse ”posizioni estremiste solo per non perdere i voti di una parte minoritaria del partito”.
Il ministro definisce poi ”strumentali” le polemiche della sinistra e si chiede ”dov’erano Bersani e D’Alema” quando sono state ricordate le foibe. ”I suoi esponenti per mettere in difficolta’ Berlusconi hanno detto ‘noi siamo quelli dell’inno nazionale’ anche se dovrebbero impararne le parole”. ”La scelta da parte della Lega del Nabucco – conclude – è la prova che il Carroccio e’ una tessera del mosaico più bello del mondo, l’Italia”.