ROMA – Ora subito al voto. Questo il grido lanciato dal Pd, dal Movimento 5 stelle e dalla Lega nord dopo che la Corte Costituzionale ha approvato l’Italicum. La nuova legge elettorale, dicono i giudici, può essere applicata da subito. Via il ballottaggio, mentre resta il premio di maggioranza del 40 percento. Premio a cui Beppe Grillo e gli M5s avevano puntato. Proprio il comico e leader M5s ha dichiarato: “Il 40% era il nostro obiettivo, non faremo alleanze”. Anche Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, invoca il voto subito: “Con Mattarellum o leggi della Corte Costituzionale”.
Una delle prime reazioni è quella di Alessandro Di Battista, deputato M5s, che ha dichiarato:
“Abbiamo sempre detto che vogliamo votare con la legge uscita fuori dalla sentenza, e tra l’altro sembrerebbe immediatamente applicabile. La sentenza dimostra che Renzi e Boschi hanno sbagliato tutto. Dovrebbero chiedere scusa e sparire dalla scena politica”.
Anche Beppe Grillo ha lanciato il suo grido al voto subito e ha dichiarato, scrivendo anche un post sul suo blog dal titolo “Habemus Legalicum”, che:
“La Corte Costituzionale ha tolto il ballottaggio, ma ha lasciato il premio di maggioranza alla lista al 40%. Questo è il nostro obbiettivo per poter governare. Ci presenteremo agli elettori come sempre senza fare alleanze con nessuno. C’è una proposta di legge del MoVimento 5 Stelle già depositata in Parlamento, chi non la voterà lo fa perché vuole intascarsi la pensione a settembre”.
Anche il Pd vuole andare subito al voto e a dirlo è Rosato, spiegando che la linea del partito non cambia dopo la sentenza del 25 gennaio:
“Per noi bisogna andare a votare subito. La legge così come modificata dalla Corte è immediatamente applicabile perché si tutela il principio costituzionale di dare la possibilità al presidente della Repubblica di sciogliere le Camere quando fosse necessario”.
E ha aggiunto:
“Il Pd propone con forza a tutti i partiti il Mattarellum: se il Parlamento non riesce a trovare un accordo su questa legge, abbiamo due leggi per la Camera ed il Senato armonizzate dalla Consulta, utilizziamole. Non serve molto tempo per valutare se c’è una disponibilità politica sul Mattaellum, altrimenti si può votare con i “due consultellum” che sono leggi elettorali “proporzionali omogenee”.
Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha chiesto le elezioni subito prima da Twitter e ha proposto il 23 aprile come possibile data per le elezioni politiche:
“Legge elettorale subito applicabile, dice la Consulta. Non ci sono più scuse: parola agli italiani!! Se sei d’accordo, rilancia #VOTOSUBITO”.