VARESE – A Varese, domenica scorsa, il congresso per eleggere il segretario provinciale รจ finito a urla e strepiti. La “chicca” finale sarebbe stato il discorso del segretario uscente, quello che ha lasciato l’incarico nelle mani di Maurilio Canton, l’uomo nominato da Umberto Bossi senza passare dall’elezione. E la ciliegina sarebbe stata una bomba, peccato che, per motivi di opportunitร , sia stato accuratamente evitato di dare la parola a Stefano Candiani:
“Non vogliamo tenere in piedi unโItalia cotta e decotta, corrotta e puttaniera che sfrutta il lavoro dei padani! Noi non abbiamo nulla da spartire con questa gente e con questa idea di politica”. La votazione non c’รจ stata, รจ seguita la protesta dei presenti tanto che il congresso รจ stato chiuso in fretta senza il dibattito finale. Maroniani contro Bossiani, la lotta interna alla Lega รจ tutta qui. Il discorso di Candiani segna una rottura con l’ordine dato da Bossi, quello cioรจ di tenere unita l’alleanza con Berlusconi. “Noi abbiamo chiesto il mandato ai cittadini per cambiare il sistema, per romperlo e non per mantenerloโ. Poi il riferimento alla nomina di Canton a Varese: โร evidente a tutti che se oggi siamo a congresso con un unico candidato รจ solo per rispetto e fedeltร nei confronti di Umberto Bossi. Ma รจ anche evidente che questa non รจ una scelta che rispetta e compatta i militanti, cosa di cui ci sarebbe invece molto bisognoโ.
