– MILANO, 13 GEN – Nella storia della Lega Nord e' entrato ormai di prepotenza anche Facebook. Sul popolare social network in questi giorni di tensioni politiche si sono incontrati e scontrati come mai prima umori, suggerimenti, anche critiche che hanno raggiunto i livelli piu' alti del Movimento. Un esempio e' lo 'scambio' a distanza di giudizi sul voto per l'arresto di Nicola Cosentino che si e' consumato in queste ore fra Roberto Maroni e Marco Reguzzoni.
L'ex ministro dell'Interno e il capogruppo alla Camera hanno profili personali (quindi non semplici pagine di fans) molto seguiti da simpatizzanti e militanti leghisti: Maroni ha aperto la sua pagina lo scorso Natale e ha piu' di 3.700 'amici', Reguzzoni e' on-line da piu' tempo, ha superato i 4.700 seguaci.
Anche altri big del Carroccio hanno la loro bacheca virtuale su Facebook, cosi' come ce l'hanno sezioni, circoscrizioni o associazioni leghiste, che possono commentare, segnalare notizie o iniziative. E' in questo giornale virtuale che attorno al caso Cosentino sono emerse le voci, soprattutto i malumori, della 'base' a cui i dirigenti hanno cercato di dare risposte anche personalizzate utilizzando la stessa piattaforma.