ROMA – Annuncia la nascita di un “comitato permanente” per affrontare la crisi libica, dice di temere un’ondata migratoria e ribadisce la richiesta di aiuto all’Unione Europea per affrontare l’emergenza dei rifugiati.
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, rispondendo alle domande dopo il vertice di Palazzo Chigi, ribadisce la linea del governo. Il tono non è sprezzante come quello di Bossi (“Rifugiati? Li mandiamo in Germania”) ma la sostanza non è poi tanto dissimile: “E’ necessario che l’Europa intervenga”, perché quella dell’immigrazione ”non è una questione solo italiana”, ma ”interessa tutta Europa: e’ inimmaginabile che tocchi solo a noi arginarla”.
Bruxelles, dal canto suo, ha assicurato aiuto all’Italia, escludendo pero’ la possibilità di uno smistamento degli immigrati nei diversi paesi dell’Unione. Ma il ministro si dice preoccupato per le cifre di migranti in arrivo: ”Ci sono – ha ricordato il ministro – due milioni e mezzo di stranieri in Libia e quindi possono esserci problemi per i flussi di migranti”.
“L’Italia – ha poi aggiunto La Russa – è impegnata affinché cessino le violenze in Libia, con una ‘moral suasion’; vogliamo poi esser pronti a proteggere prima di tutto i nostri connazionali”. Infine una parola anche sul presidente Berlusconi che, in serata, ha parlato proprio con Gheddafi: “Il presidente del consiglio è molto preoccupato per quanto sta accadendo in Libia, siamo tutti molto preoccupati”.
