ROMA – L’Italia รจ pronta a mettere a disposizioni le sue basi per l’intervento deciso in Libia dall’Onu, una ‘no fly zone’ per accerchiare il colonnello libico Muammar Gheddafi. Ci metterร anche gli aerei? Forse, per ora il ministro degli Esteri Franco Frattini รจ stato molto cauto.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha sempre detto che l’Italia intende avere ”un ruolo di primo piano” e ย ha ribadito che ”non ci sottrarremo ai nostri doveri”: questo significa, in primo luogo, la messa a disposizione delle basi aeree non piรน per finalitร umanitarie, come giร avviene dall’inizio della crisi per Sigonella, ma anche per veri e propri scopi militari.
Come concordano molti esperti, l’attuazione di una no fly zone sulla Libia dovrebbe cominciare con un attacco, ”nel senso – spiega l’ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Leonardo Tricarico – che occorre neutralizzare i mezzi antiaerei nemici, cioรจ distruggere radar e postazioni missilistiche. Noi questa capacitร , cosiddetta SEAD, cioรจ ‘soppressione delle difese aeree nemiche’, ce l’abbiamo ed รจ costituita dai caccia Tornado: l’abbiamo fatto in Kosovo insieme ai tedeschi e dopo tre giorni non volava piu’ un aereo serbo”.
Naturalmente รจ presto per dire se l’Italia metterร effettivamente a disposizione questi assetti aerei, eventualmente insieme ai caccia F-16 ed Eurofighter, idonei per il pattugliamento e la sorveglianza, oltre agli aeroplani Av8, di cui รจ equipaggiata la portaerei Cavour. Una cosa che invece viene data per scontata e, appunto, la messa a disposizione delle basi aeree, specie quelle del centro-sud, sia per il rischieramento degli aerei di altri Paesi, sia per l’assistenza logistica.
Gli aerei-radar Awacs, ad esempio, potrebbero essere dislocati a Trapani, che รจ specificatamente attrezzata per questo tipo di velivoli, ma basi idonee ad ospitare caccia sono tutte: da Grazzanise a Gioia del Colle a Trapani. Si potrebbe ricorrere, in caso di necessitร , perfino a Lampedusa o Pantelleria. Vi รจ poi un’altra capacitร fondamentale, ricorda ancora il generale Tricarico, ”che ha a che fare con l’intelligence e di cui รจ dotata l’Italia: si tratta della costellazione di satelliti Cosmo-Skymed che รจ completamente operativa e che ha una performance superiore a qualsiasi altro sistema esistente. Grazie a questi satelliti si puรฒ avere una rappresentazione fotografica ricorrente con definizione molto alta, quanto di meglio ci sia oggi in circolazione”.
