ROMA – L’asse Pd-Pdl fa flop, Franco Marini si ferma a 150 voti dalla presidenza della Repubblica e i partiti restano come paralizzati e si defilano. Resta solo il Movimento 5 Stelle. E resta ovunque: in Aula, in piazza e nelle tv.
Resta in Aula perché, a meno di improbabili colpi di scena, nella seconda votazione a scrivere un nome sulla scheda bianca saranno soltanto loro. Il Movimento 5 Stelle continuerà a indicare il suo candidato di Qurinarie e di bandiera, Stefano Rodotà. Il tutto mentre tutti gli altri partiti, dal Pd al Pdl passando per Lega e Scelta Civica si apprestano a votare scheda bianca. Si profilano, quindi, una serie di votazioni “spettreali” con 700 e passa schede bianche e 250 voti per Rodotà. I partiti, quindi, incassata la sconfitta, si defilano e aspettano la quarta votazione.
Ma il Movimento 5 Stelle resta solo, e questa è una novità, anche in tv. Commenta Roberto Fico, commenta Roberta Lombardi, commenta anche Vito Crimi. Tutti a sostenere senza indugi Rodotà e tutti soddisfatti davanti alle telecamere. Telecamere da cui fuggono i big di Pd e Pdl. Un po’ perché è tempo di calcolo un po’ perché la figuraccia è ancora troppo recente.
Infine il Movimento 5 Stelle resta solo in piazza. In mattinata c’erano anche parte dei militanti del Pd, quelli che per protesta contro l’accordo con Berlusconi bruciavano le loro tessere. Poi “scampato il pericolo” Marini-inciucio i militanti Pd se ne sono andati e in piazza sono rimasti i 5 Stelle. Tutti compatti, almeno loro, nell’invocare il nome Rodotà.