ROMA – ''Per varare questa manovra non era davvero necessario consegnare il Paese ai professori'': ''hanno accettato i diktat di Bruxelles sui conti e hanno perso di vista i valori''. Lo afferma al Corriere della Sera l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che si appella agli ex alleati: ''Sfiducino l'esecutivo e consentano ai cittadini di votare. Dire si' all'Ici sulla prima casa e' uno schiaffo a tutti coloro che li hanno votati''. ''Questa manovra e' iniqua – aggiunge Maroni – perche' colpisce chi ha un reddito fisso e i pensionati''.
''Mi chiedo – afferma ancora l'esponente del Carroccio – che fine hanno fatto gli 'indignati'. E dove'e' Confindustria che il 10 novembre chiedeva 'Fate presto' riferendosi alle misure per la crescita''. ''La tassa sul lusso – osserva poi l'ex ministro – rischia di rivelarsi una vera e propria truffa. Tassare il posto barca e' come mettere la tassa sui box per l'auto''. La casa invece, sottolinea, ''e' un patrimonio familiare. C'e' chi ha messo da parte i risparmi di una vita per comprarla. E saranno loro a pagare''. ''Se il Pdl dira' si' a tutto cio' – conclude Maroni – ci saranno conseguenze sul piano elettorale. Alfano lo sa ma tenta di barcamenarsi''.