Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, invita il premier ad andare dai magistrati in procura a Milano. In un’intervista al Corriere della Sera spiega:Â ”Non ho ben capito la riunione degli avvocati eletti nelle file del Pdl sull’invito a comparire. Francamente credo abbiano avuto un altro mandato dagli elettori”.
Così ”l’obiettivo dei pm – sostiene Mantovano – era infangare Berlusconi, ma proprio per questo la risposta non può essere quella suggerita dai suoi legali, ma politica: lui deve presentarsi in Procura”. L’ex magistrato si dice ”perplesso di fronte alle argomentazioni tecniche del video sulla competenza territoriale e del Tribunale dei ministri”, che giudica ”fondatissime”, ma spiega che ”le valutazioni tecniche hanno diritto di cittadinanza, soprattutto in una indagine che grida vendetta, ma non vorrei che si sovrapponessero a quelle politiche”.
Secondo Mantovano non è tardi per un ripensamento. ”Le scadenze temporali rendono ancora possibile preparare una memoria, andare lì, contestare le accuse guardando negli occhi i magistrati. E questo gli consentirebbe di spiegare poi agli italiani perché va accelerata la riforma della giustizia, soprattutto quella sulle intercettazioni”.
