
ROMA – C’รจ chi dice che la parola usata nei confronti della ministra Maria Elena Boschi fosse “puttana” o ancora “troia“, e chi invece sostiene che fosse un semplice “maiala“. Una parolaย affatto lusinghiera e decisamente pesante da rivolgere ad una donna in qualsivoglia contesto. Se poi l’epiteto infelice arriva proprio tra i banchi del Senato, ecco che parte la caccia ai senatori sboccati.
Dagospia scrive che la Boschi รจ stata insultata durante le sedute a Palazzo Madama, dove si discute la riforma del Senato, e che chiunque abbia informazioni, meglio se testimonianze video o audio dell’offesa alla ministra, รจ invitato a contattare il capogruppo Pd in Senato Luigi Zanda:
“Dopo la condanna, voluta dai Cinque Stelle (e perรฒ mitissima, grazie al Pd) dei due insultatori maschilisti DโAnna e Barani, la ministra pretende ora, per par condicio, lo scalpo di quanti (si sospettano i Cinque Stelle) nei giorni scorsi le hanno mancato di rispetto tra gli scranni di Villa Arzilla. Nulla evincendosi, purtroppo, dal resoconto stenografico ufficiale, รจ infatti partita la caccia alle registrazioni video e alle testimonianze dirette.
Su quale sia la parola in questione in sala Garibaldi si รจ ย sviluppato un giร corposo dibattito. Autorevoli fonti sostengono trattarsi di trโฆ, altre di pโฆ , mentre la variante piรน toscaneggiante di mโฆ (come maiala) รจ stata respinta praticamente da tutti. Bisognerร perรฒ attendere la riconvocazione dellโufficio di presidenza, ossia il processo che Grasso ha promesso a carico dei colpevoli, per sapere esattamente quale insulto abbia ferito la povera ministra.
E nellโattesa, cercate di concentrarvi su questa supercazzola di riforma”.
