
Mario Draghi tra una barzelletta e ironia alla cena con la stampa estera: "Continuate così, tra cappuccini e cornetti al sole..."
Mario Draghi, intervenuto alla cena dei corrispondenti della stampa estera, ha prima raccontato una barzelletta ai presenti e poi si è lasciato andare a una serie di battute: “Farò tutto il necessario per contribuire al successo di questa serata – ha scherzato – sono un nonno a vostro servizio”. E ai giornalisti ha detto: “Continuate così tra cappuccini e cornetti, il vostro è un duro lavoro”.
La barzelletta sul banchiere di Draghi alla cena con la stampa estera
Il presidente del Consiglio ha tenuto un breve discorso, aprendolo con cinque minuti di battute a raffica. “In queste occasioni al presidente del Consiglio spetta fare un discorso leggero e ironico, fuori dagli schemi – ha iniziato Draghi – avete cominciato bene con un ex banchiere centrale”. Poi la barzelletta: “Mi viene sempre in mente la storia di uno che sta aspettando un trapianto di cuore e gli dicono ‘ne abbiamo uno di un giovane di 25 anni in splendida condizione fisica e quello di un banchiere centrale di 86′, e lui sceglie il secondo”. Gli chiedono come mai: “Perché non è mai stato usato”. Risate e applausi.
Draghi ha poi continuato con ironia: “Nei primi mesi dell’esecutivo avete scritto di come fosse un periodo magico per l’Italia – ha ricordato – la vittoria dei Maneskin all’Eurovision, il trionfo della nazionale di calcio agli Europei, Berrettini in finale a Wimbledon per la prima volta nella storia per un italiano, le medaglie alle olimpiadi tra cui quella straordinaria nei cento metri e il Nobel per la fisica a Giorgio Parisi. Una serie di eventi così non si era mai vista”.
Draghi ironico con i giornalisti
“Da quel momento in poi le cose sono andate veramente a gonfie vele. L’Italia non si è qualificata ai mondiali di calcio, siamo arrivati sesti all’Eurovision, Berrettini non ha partecipato a Wimbledon perché ha preso il Covid e vivo nel terrore che l’Accademia svedese ci ripensi e chiami Parisi per dirgli che si sono sbagliati”. Poi si è rivolto direttamente ai giornalisti della stampa estera: “In questi mesi ho ricevuto molte richieste di interviste da voi, che purtroppo ho declinato, ma non si tratta di una mia reticenza a comunicare come avete visto da alcune foto recenti al Prado, amo moltissimo stare al telefono”. E ha scherzato ancora: “La verità è che volevo un vostro invito a cena, adesso che mi avete concesso questo onore sarò felicissimo di ricambiare il favore, con molta calma”.
Infine, dopo aver affrontato i temi d’attualità come la guerra, il governo, crisi energetica, etc, non ha risparmiato una battuta finale nei confronti dei giornalisti presenti: “Vi auguro di continuare così, tra un cappuccino al sole e un aperitivo in piazza. Il corrispondente in Italia, capisco, è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo”.