ROMA – Mario Monti: “Matteo Renzi sta affermando la mia linea politica”. “La linea che Renzi sta con capacità politica affermando è, mi permetto di dire, la linea del mio governo: mantenere disciplinati i conti e fare riforme strutturali per la crescita, avendo voce in Europa”. Lo ha detto l’ex premier Mario Monti in collegamento da Berlino con Agorà, su Rai 3. “L’agenda Renzi ha preso il seguito dell’Agenda Monti, soprattutto per liberalizzazioni e per lotta, che ancora non è abbastanza incisiva in Renzi forse per l’alleato di centrodestra che si è scelto, di contrasto all’evasione fiscale”, aggiunge Monti.
“Normalmente una persona che si occupa di politica lo fa per entrare in una posizione di potere. A me non è capitato così – ha aggiunto Monti – Napolitano mi ha chiamato per un’operazione di salvataggio che è stata fatta. Nel finire del 2012 ho chiesto a Bersani se era disposto a fare un Pd non preda di Fassina e della Cgil e mi disse di no. Allora sentii il dovere di fare Scelta Civica. Ma chiediamoci se la linea di Renzi oggi sia quella del Pd del 2012. No, basta guardare al mercato del lavoro. E’ la linea del Pdl 2011? No”. Per l’ex premier la linea Renzi “è quella del mio governo”.
In effetti, guardando all’analisi dei flussi elettorali, si scopre come il Pd renziano abbia letteralmente cannibalizzato Scelta Civica (Europea in occasione del voto) il partito fondato dal professor Monti che, indirettamente, ne ha corroborato l’eccezionale performance garantendogli 1 milione 270 mila voti. Sovrapporre le agende politiche, la sua e quella del vincitore assoluto, si riduce a un’analisi acrobatica se si considera la ricerca e la conquista del consenso una variabile indipendente dell’azione politica. Ci si vota all’irrilevanza, nemmeno alla mera testimonianza.