ROMA – Il premier italiano Mario Monti si prepara all’incontro con Angela Merkel. Monti dovrà aggiornale la cancelliera tedesca sulle riforme entrate in vigore dal 1 gennaio 2012 con la manovra finanziaria del suo governo. Non un semplice aggiornamento degli obiettivi raggiunti e da raggiungere, perché scopo dell’incontro è anche quello di chiedere clemenza per le nuove sanzioni previste dalle nuove regole di bilancio europee. Regole che per l’Italia comporterebbero manovre da 40-50 miliardi di euro ogni anno. Se la Merkel negasse la sua clemenza, a Monti toccherebbe cercare in David Cameron un alleato: il primo ministro inglese è infatti l’unico dei 27 paesi membri che ha posto il suo veto sull’Unione fiscale.
Con le banche italiane che cedono, come Unicredit che solo il 10 gennaio ha recuperato un minimo di quanto perduto in borsa, e lo spread che continua a volare oltre i 500 punti, i sacrifici che Monti dovrà chiedere agli italiani sono ancora molti. Ma per farlo la Merkel dovrà garantire che tali sacrifici siano adeguatamente ricompensati. D’altronde trovare un equilibrio nel panorama politico ed economico italiano non è facile. Il rischio recessione è dietro l’angolo, l’agenzia di rating francese Ficht minaccia un ulteriore downgrade per il bel paese e le dimissioni del sottosegretario Carlo Malinconico non sono un quadro rassicurante.
