ROMA – Ultimo giro di consultazioni per Mario Monti. E la parola d’ordine รจ: sbrigarsi! Il premier incaricato apre ancora oggi il suo quadernone A4 per prendere appunti e confrontarsi con i partiti. E’ la volta del Pd e del Pdl e poi delle parti sociali. In serata quindi le consultazioni dovrebbero essere finite e Monti scioglierร la riserva. E’ possibile che il nuovo governo si formi giร nella serata del 15 novembre, al piรน tardi il 16 mattina. Ovviamente la fretta รจ d’obbligo visto che lunedรฌ 14 lo spread รจ tornato sopra quota 500ย e martedรฌ รจ rimasto altissimo, i mercati non si fidano, e l’Unione europea ha detto chiaramente che per ora la loro valutazione su di noi non รจ mutata.
Intanto c’รจ tensione tra il Pdl e Fli. A creare subbuglio la dichiarazione di Italo Bocchino che sul Corriere non ha escluso l’eventualitร di un’alleanza futura con il Pd “che preveda Monti come candidato a palazzo Chigi”. Una boutade che ha causato la reazione del partito del premier: secondo il portavoce Daniele Capezzone in questo modo “il tentativo Monti viene messo irresponsabilmente a rischio”.
Per i pidiellini, insomma, “mentre il Capo dello Stato cerca di condurre in porto una delicata intesa politica, mentre il Pdl e il centrodestra hanno agito e agiscono con massima responsabilitร , c’รจ – di tutta evidenza – chi gioca allo sfascio”. E Guido Crosetto: Peccato che questo disegno, a quanto mi risulta, sia escluso dalla stessa impostazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in base alla quale nessuno dei componenti del nuovo governo sarร candidato alle prossime elezioni. Ci aspettiamo che il premier incaricato, Mario Monti, escluda senza equivoci questa voceยป. Controreplica di Bocchino: “La reazione incerta dei mercati, cosรฌ come lo spread che supera i 500 punti, รจ dovuta anche all’indecisione e alle dichiarazioni irresponsabili di chi non รจ convinto del sostegno a Monti”.
Mario Monti ha perรฒ fretta e ha iniziato a mettere i paletti alle richieste incessanti e ai veti incrociati dei partiti. C’รจ chi vuole il governo corto, chi quello lungo, chi vuole le pensioni, chi non vuole la patrimoniale. Lunedรฌ sera Monti ha chiarito in conferenza stampa le sue condizioni. Il suo discorso ai partiti รจ stato chiaro: il mio governo dovrร durare fino a fine legislatura (2013), niente governi a tempo; si faranno dei sacrifici e, se proprio volete, l’esecutivo sarร di soli tecnici. O cosรฌ o niente. Questo il messaggio del premier incaricato: ‘O troviamo una mediazione su questo o io rimetto l’incarico’. E possiamo immaginare tutti l’effetto che avrebbe sui mercati…
I partiti, dunque, sono messi con le spalle al muro. Dovranno trovare una soluzione. Il coniglio nel cilindro di Monti per trovare una mediazione almeno sulla composizione del governo potrebbe essere una squadra di 30 sottosegretari “di area” che farebbero da cuscinetto tra i tecnici puri e i politici. C’รจ chi dice che l’idea originaria di Monti fosse quella di affidare ai segretari dei vari partiti un incarico di governo. Ma, viste le difficoltร che ci sono da parte del Pdl (soprattutto) e del Pd, ad accettare una compromissione totale con le misure, necessariamente severe, che dovrร prendere per risanare l’economia, si accontenterebbe anche solo di un “pieno sostegno parlamentare”. E qui spunta l’opzione dei sottosegretari di area.
Il punto ora รจ come si porranno i partiti. Il Pdl non vuole la patrimoniale e vorrebbe le elezioni subito, dunque preferirebbe un governo a tempo. Il Pd andrร a ripetere le cose giร ribadite in questi giorni, massimo impegno, massima collaborazione, nessuna scadenza al governo.ย ย La linea del partito di Bersani รจ “e ci sono solo tecnici รจ meglio”, anche se il pressing di Monti sulla presenza dei politici ha sortito una cauta disponibilitร allโeventuale ingresso nei ruoli di sottosegretari di personalitร “di area”ยป, che non devono essere parlamentari, casomai, ma solo ex.
