NOLA (NAPOLI) – La polemica del giorno tra Monti e il Pd si gioca tutta su una data contenuta in una considerazione del premier: ”I vecchi partiti non sono in grado di offrire una visione nuova negli interessi dei cittadini come noi della società civile”. Non fa nomi ma è evidente a chi si riferisce: ”Uno fondato nel 1994, non vecchio ma neanche nuovo” e ”uno fondato nel 1921”. Quello del 1994 è ovviamente Forza Italia, il riferimento al 1921 è per il Pd e per il suo predecessore, il partito Comunista. Nel suo stile, che predilige le stoccate indirette, Monti mette in diretta relazione il partito Comunista con il Pd di oggi, sapendo che il paragone non piace al partito di Bersani. E infatti ecco la reazione, piuttosto stizzita, di Dario Franceschini: ”Ora Monti la smetta. Dire che il Pd è nato nel 1921 offende prima di tutto la sua intelligenza. Anche alla propaganda c’è un limite”.
Monti replica anche alle critiche per i suoi incontri a Bruxelles e a Berlino con la cancelliera Merkel. ”Alcuni spiritosi – osserva – dicono che vado a Bruxelles, Berlino e a Parigi per motivi elettorali”, ma ”io vado a garantire l’Italia e in primo luogo il Sud nella battaglia sui fondi comunitari per i prossimi 7 anni”. Infine ha ricordato chi lo ha spinto a candidarsi: ”Ci sono stati due grandi persuasori nei miei confronti perché mi impegnassi in politica. Uno è stato il ministro Riccardi e l’altra, mia moglie Elsa”.
