
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni tenta di gettare acqua sul fuoco nella polemica sulla scuola “Gianfranco Miglio” di Adro, ma i genitori degli alunni sono irremovibili e minacciano: “Via i simboli leghisti o li togliamo noi”.
Maroni, al suo arrivo all’inaugurazione di uno Spazio Giovani a Varese, chiacchierando con il sindaco leghista Attilio Fontana ha spiegato: ”I Soli delle Alpi? E pensare che sulla facciata dell’asilo del mio paese ci sono decorazioni simili sin dagli anni ’30, quando l’edificio fu donato da dei benefattori: nessuno se ne è mai accorto”. Fotografi e cameraman, terminata la cerimonia, si sono spostati nella vicina Lozza incuriositi per scattare qualche immagine di quei simboli, sulla facciata appunto dell’asilo che si trova di fronte al Municipio del paese.
Simboli che in effetti ricordano il Sole leghista ma che ovviamente risalgono ad anni lontani dalla nascita del Carroccio. Il ministro aveva già parlato qualche giorno fa della vicenda affermando che si sarebbe limitato all’intitolazione della scuola Miglio, senza poi marchiare l’edificio di tanti Soli delle Alpi verdi.
I genitori, però, non mollano e lanciano l’ultimatum: ”Se entro due mesi non rimuovono i simboli del Sole delle Alpi dalla scuola, entreremo e lo faremo noi”, ha detto il padre di una bambina che frequenta la prima media ad Adro.
L’uomo ha preso la parola oggi nella manifestazione che si è tenuta in piazza Paolo VI a Brescia, nei pressi della Prefettura, e ha indicato anche ”la scadenza del 2 dicembre prossimo, come quella entro cui rimuovere i simboli”. Ha spiegato che ”è finito il tempo degli inviti, l’andazzo del partito non va bene e quindi se non saranno rimossi i simboli, io e altri genitori entreremo a farlo”. Una delegazione del Pd, verso la fine della manifestazione, oggi e’ stata inoltre ricevuta in Prefettura.
