Il video, i trans, gli accordi tra i carabinieri, i vip, i giornalisti, i possibili acquirenti del filmato e i vip con il “vizietto”: lo scandalo sessuale che ha travolto l’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, impone tante domande ancora senza risposta.
Il quotidiano pubblica i verbali del caso. Da alcuni stralci si legge l’interrogatorio del maresciallo Nicola Testini: «A luglio un confidente, tale Cafasso Gianguarino, che girava nel mondo dei trans (…), di recente deceduto, disse a me, Tagliente e Simeone che aveva un video che ritraeva il presidente della Regione Lazio con un trans».
E poi ancora: «Poi lui è morto. Quindi abbiamo continuato da soli. Ho visto il video a casa del collega Simeone, sul suo pc ed effettivamente ritraeva il presidente Marrazzo vestito solo con una camicia, un trans, vicino a un tavolo ove vi erano tanti soldi ed una striscia di sostanza bianca che ritengo fosse cocaina (…). Simeone, che si mosse più degli altri per la gestione della fase di vendita, parlò con il collega Tamburrino che ha un fratello fotografo inserito nell’ambiente delle riviste di gossip. Tamburrino (…) ha iniziato una trattativa con un’agenzia di Milano».
Il carabiniere Carlo Tagliente racconta: «noi (io e Simeone) andammo all’appuntamento e lui ci disse che (…) si stava svolgendo un festino con dei trans all’interno di un appartamento di Roma, via Gradoli (…). Ivi giunti, nella tarda mattinata – primo pomeriggio (ora di pranzo), bussammo alla porta dell’appartamento qualificandoci come carabinieri. Aprì un viados di pelle scura, moro di capelli. Noi entrammo e ci trovammo di fronte una persona di sesso maschile che riconoscemmo subito essere il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Alla vista di questa personalità ci trovammo in gravissimo imbarazzo anche perché indossava solo una maglia intima e le mutande per cui non sapemmo veramente cosa fare. Lui ci pregò con gli occhi lucidi di non fare nulla perché ci diceva «io ho una mia dignità e la mia posizione… vi prego aiutatemi… saprò ricompensarvi, vi aiuterò nell’Arma». Quindi ci disse che avrebbe potuto aiutarci se volessimo un trasferimento».
