REGGIO EMILIA, 28 MAG – ''Crozza mi fa molto ridere, mi faceva ridere quando faceva il Veltroni del ma-anche e quando fa il Bersani del 'ragazzi non siam mica qui a schiacciare i punti neri delle coccinelle….'. Pero' quando mi imita mi fa un po' pisano e questo non va bene. E' come se dicessero che Reggio Emilia e' in Romagna. L'ho chiamato e glielo ho detto''. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, lo ha detto presentando a Reggio Emilia il suo libro ''Stil Novo'' allo Spazio Gerra, intervistato dal direttore della Gazzetta di Reggio, Alessandro Moser, presenti anche il presidente dell'Anci Graziano Delrio, sindaco della citta', e il presidente del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna Matteo Ricchetti.
Renzi ha sbeffeggiato i costumi attuali citando la bottega del Rinascimento fiorentino, il luogo in cui i maestri insegnavano la professione ai discepoli. ''Oggi la bottega e' l'opposto – ha detto – Oggi una universita' italiana non metterebbe in cattedra Giotto se non avesse prima sistemato la ganza di Cimabue''.
Renzi, che non ha voluto rispondere alla domanda su 'Bersani-Zombie' e Grillo, parlando di se stesso e di politica, ha detto: ''Ho la fama di essere un tipo molto sbarazzino verso il passato, e me lo sono cercato. Ma io adoro la storia e vi trovo tanti elementi per spiegare l'oggi''. E ha ribadito ''l'esigenza assoluta di ricambio della politica. Oggi non possiamo continuare con le stesse facce da 25 anni. Sono le stesse facce nonostante i cambi di nome dei partiti. In un mondo normale si cambiano le facce, non il nome del partito''.