MILANO – Il Comune di Milano ha speso 250mila euro per comprare 4 opere di Luciano Fabro. Il Giornale scrive che l’acquisto delle opere arriva proprio dopo i pesanti tagli alle pensioni, alla sanità ed ai servizi sociali. Per l’assessore alla Cultura Stefano Boeri si tratta di un investimento, ma secondo il Giornale si tratta di una spesa eccessiva in tempi di crisi.
Scrive il Giornale:
“Investimenti: l’assesÂsore alla Cultura Stefano Boeri, con una buona dose di audacia politica – la stessa che lo guida nella candidatura alle primarie del centroÂsinistra – li considera investimenti. E mentre il Comune di Milano- come tutti gli altri enti locali – fa sempre più fatica a far quadrare i conti, e quindi tosa coÂme pecore i suoi cittadini-contriÂbuenti (o dovremmo dire suddiÂti?) la giunta guidata da Giuliano Pisapia delibera l’acquisto (da un quarto di milione) di quattro opeÂre dell’artista Luciano Fabro da deÂstinare al Museo del Novecento, galleÂria comunale aperta due anni fa”.
La scelta artistica della giunta Pisapia è definita “piuttosto discutibile” dal quotidiano, che spiega come Fabro faccia parte del gruppo dell'”Arte Povera”, movimento “che non fu prettamente milanese”:
“Inoltre non semÂbra azzeccatissimo per l’allestimento dell’ArengaÂrio ( in piazza Duomo). «Non conosco le opere, ma se si tratta di 60mila euro l’una non mi sembra tropÂpo – commenta il critico Philippe Daverio – detto questo non so se servirà a risollevare le sorti del muÂseo. Bisogna vedere cosa vuole diventare e se la scelta è parte di un progetto».
Qualcuno fa notare che forse, con le casse comuÂnali che piangono- settore Cultura compreso- saÂrebbe stato più utile promuovere iniziative, eventi e mostre (almeno un paio?), in un momento in cui l’attività diretta del palazzo è piuttosto carente (sì, è vero, c’è Picasso, ma si tratta sostanzialmente di un«prestito»francese).Senza contare le tante opeÂre che languono invece nei magazzini comunali”.
Il Giornale poi scrive:
“Il Comune, amÂministrato da un anno e mezzo scarso da una maggioranza di siniÂstra centro, è implacabile nell’apÂplicare il più classico «tassa e spenÂdi »: in 12 mesi ha applicato incrementi delle addizionali Irpef, deciso inasprimenti dei tributi comunali (suolo pubblico e spazzatuÂra) e non contento ha introdotto una tassa – maÂscherata da misura anti inquinamento- anche sulÂla circolazione dei veicoli, la famigerata Area C che stanga chi entra in centro con l’auto.Ed è in questo contesto che decide di darsi all’arte”.
L’amministrazione comunale ha però sottolineato al quotidiano che i 250mila euro potrebbero provenire da uno sponsor privato del museo. Boeri ha spiegato al Giornale che non si tratta di un nuovo stanziamento, ma di un fondo “che esiste già da tre anni”.
