ROMA – Un pacchetto con tutto dentro: prendere o lasciare. Il messaggio del professore e premier Mario Monti, che ha ottenuto la fiducia alla Camera, si recepisce presto, anche se non è ancora chiaro con precisione che misure conterrà .
Pensioni, patrimoniale, tassa sulla prima casa, lavoro, riforma fiscale: di certo è che ci saranno sacrifici da fare, per tutti. Lo ha detto lo stesso presidente del Consiglio e gli sforzi saranno chiesti in primis a chi fino a questo momento ha dato meno.
Ha tirato in ballo un “pacchetto organico” che distribuisca da subito tra tutti la partecipazione ai sacrifici. Comunque, “si tratti di fiscalità , o di ammodernamento e rinuncia ai privilegi”, sarà richiesto “soprattutto alle categorie che finora meno hanno dato in termini di contributo al risanamento e all’ammodernamento”.
“Sostengo da tempo che misure sia di ulteriore risanamento finanziario sia di incisive riforme strutturali per la crescita hanno maggiore probabilità politica di essere accettate e colte dal Paese se sono presentate in forma di pacchetto che comporti una partecipazione al da farsi, anche in forma di sacrifici – non lo escludo – da parte di diverse categorie. Ma mi sembra essenziale che venga presentato come pacchetto”, ha spiegato Monti.
Quello del Governo non sarà uno spirito da “manipolo di tecnici che vogliono dimostrare superiorità rispetto a politici ma ci accingiamo a questa opera con molta umilità e consapevoli che nulla faremo senza la fiducia del Parlamento” ha detto ancora.
“Se riusciamo a lavorare in un clima più pacato aiutiamo il Paese per le riforme incisive e strutturali ma anche le forze politiche ad avere maggiore credibilità e rispetto. Sono a disagio da cittadino quando vedo la crescente distanza e la decrescente considerazione dell’opinione pubblica verso la classe politica, è ingiustificato”.
