NAPOLI – Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alla Mobilità Anna Donati sono indagati per le troppe buche presenti nelle strade della città. Due avvisi di garanzia con invito a comparire sono stati notificati dai carabinieri a palazzo San Giacomo nell’ambito dell’inchiesta sul dissesto stradale partenopeo. Nei provvedimenti emessi dal pm Stefania Buda e dal procuratore aggiunto Francesco Greco si ipotizzano i reati di attentato alla sicurezza stradale e omissione di atti d’ufficio.
L’indagine, condotta dai militari del comando provinciale guidato dal colonnello Marco Minicucci, si è sviluppata in questi mesi. Sono stati ascoltati numerosi testimoni, fra i quali il consigliere di Napoli Servizi Dario Scalella, l’ex city manager Silvana Riccio, il dirigente comunale Mossetti.
L’assessore Donati era già stata ascoltata come persona informata sui fatti nella prima fase dell’inchiesta. Dopo l’audizione, l’assessore aveva spiegato di aver “rappresentato le azioni concrete messe in campo, in questi venti mesi di mandato amministrativo, per contrastare il degrado del manto stradale accumulato ed ereditato da anni di deficit e mancata manutenzione“.
Agli atti è acquisita anche una mappa delle buche redatta dai carabinieri su delega del pubblico ministero. Agli uomini dell’Arma, il pm ha chiesto inoltre di acquisire presso gli ospedali cittadini informazioni sugli incidenti ritenuti riconducibili al dissesto del manto stradale.
